2 SETTEMBRE – Purtroppo spesso la politica si insedia anche laddove non la si vorrebbe. Il festival ecosostenibile VRBAN, giunto quest’anno alla sua nona edizione, è stato pesantemente condizionato dalle polemiche scaturite dalla scelta iniziale degli organizzatori di scegliere, nella line up, il gruppo napoletano 99 POSSE. Il Nazionale non intende in questa sede entrare nello specifico dei contenuti della polemica – su cui, peraltro, sono già stati spesi, per dirla alla Jalisse, fiumi di parole, sia sulla stampa sia sui social network – ma riteniamo che questo rappresenti un episodio su cui l’intera società civile e politica scaligera ha il dovere di non soprassedere con la consueta superficialità, ma di confrontarsi e riflettere a lungo, affinchè non si ripetano davvero più, in futuro, situazioni analoghe. Discorsi già sentiti in passato in occasioni di altri episodi di cronaca (a volte anche nera) che hanno più volte messo questa città nell’occhio del ciclone. Ma poi, passata la bufera, tutto torna tranquillo, fino al prossimo episodio. In quest’occasione gli organizzatori hanno, loro malgrado, dovuto optare per quella che alla fine può essere ritenuta la scelta più giusta (soprattutto al fine di scongiurare i minacciati “scontri”), ma sono stati letteralmente abbandonati a loro stessi. Solidarietà all’VRBAN e cartellino “arancione” per il resto della città. Si poteva e si doveva fare di più, ma è mancata in molti casi la volontà di risolver davvero il problema.
La kermesse veronese, che si svolgerà ai Bastioni Santo Spirito (in via Città di Nimes, vicino alla Stazione di Porta Nuova, non lontano dal centro) sarà inaugurata, giovedì 4 settembre, dal concerto di Luca Bassanese (che sostituisce, appunto, il gruppo del collettivo partenopeo), presente al festival già nel 2011 e premiato l’anno scorso proprio per il suo impegno ecologico. Ad aprire il suo concerto ci penserà il giovane compositore Anansi, che spazierà con la sua proposta musicale fra black music, raggamuffin, reggae e pop. Elevato, anche in questo caso il suo impegno sociale: la sua scrittura parla di temi sociali, interazione tra popoli e culture diverse, un mondo sostenibile nelle culture e religioni. Impegno sociale e ambientale è protagonista anche per la seconda serata del festival, venerdì 5 settembre, quando ai Bastioni Santo Spirito arriverà la Bandabardò, band fiorentina nata nel 1993, a presentare il loro 11° album, ancora una volta dedicato al vivere felice che fa da unione tra i popoli.Ad aprire la loro serata ci penserà la band folk-rock demenziale originaria della Valpolicella dei O’ Ciucciariello. Sabato 6 settembre sbarcheranno al VRBAN i Monaci del Surf, un esperimento italiano in cui vengono riarrangiati, in puro stile Beach Boys, i brani dalle grandi colonne sonore di film e serie tv. Nella stessa serata calcheranno il palcoscenico anche i The Bluebeaters, la formazione soul-beat torinese tornata alle origini dopo i grandi successi ottenuti nel recente passato con Giuliano Palma.L’ultima serata, domenica 7 settembre, sarà dedicata alle nuove proposte, con il concerto di Levante, il nuovo fenomeno pop cantautorale italiano, e la performance di Mattia Pattaro, in arte “Colore”, un tempo leader dei Dioniso e oggi avviato ad una promettente carriera da solista.
Insomma, si tratta – come ormai da tradizione – di una manifestazione che riesce ad unire musica di riconosciuta qualità alle ultime novità, generi diversi e tanto divertimento. Lo spirito della kermesse, nonostante le polemiche che ne hanno funestato la vigilia, va assolutamente difeso e valorizzato. Si tratta, infatti, di uno dei festival più interessanti – insieme al Tocatì sui giochi di strada – mai proposti a Verona negli ultimi anni.
I concerti inizieranno a partire dalle 21, ma l’area sarà aperta già dalle 18. Presente all’interno del festival l’Vrban Eco Market un mercato dedicato ai prodotti biologi a km 0, all’eco design e al re-make e un’ampia Street Food Area, dove il pubblico potrà gustare diverse specialità “da strada”, una proposta food ad hoc per un festival.
Ernesto Kieffer
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