Ieri 10 febbraio 2015 si è conclusa la prima serata del tanto atteso ma anche criticato festival di Sanremo: non sono infatti mancate le polemiche e le divergenze d’opinioni, che stavolta hanno coinvolto il comico Alessandro Siani, “accusato” di aver ironizzato troppo pesantemente sull’obesità di un bambino del pubblico, che gli ha ricordato il protagonista del suo ultimo film. Ma non finisce qui. Anche la sua scelta di donare il cachet agli ospedali Santobono di Napoli e Gaslini di Genova è stata interpretata come tentativo di rimediare al primo “errore”, alla prima “caduta di stile”. Ma lui smentisce tutto.
Il comico ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni radio “105 Friends” di Radio 105, condotta da Tony Severo e Rosario Pellecchia in relazione alla sua battuta: “Un grande diceva: A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite. Ho visto un bambino che teneva lo stesso volto simpatico del bambino protagonista del mio ultimo film e con lui mi è venuto di scherzare, con quello stesso sentimento goliardico che c’era nel mio film. Grande rispetto per il bambino che è un bambino intelligente, abbiamo poi fatto una foto insieme”.
In merito alla donazione del cachet ha affermato: “Mentre la comicità è soggettiva, quello che è oggettivo è il progetto che ho pensato per i bambini, nato a novembre Ho fatto già una serata che si chiamava ‘Siani and friends’ per racimolare un po’ di soldini e la possibilità di andare a Sanremo mi ha dato l’opportunità di avere un cachet che mi facesse ottimizzare questo progetto che ho allargato anche a Genova”.