Il Comune di Napoli non ha ancora approvato la convenzione per lo stadio San Paolo con gli azzurri a causa della mancanza del numero legale durante la seduta del consiglio comunale. E’ per questo che il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si trova costretto a dover pagare l’affitto dell’impianto per poter giocare in casa il tanto atteso match Napoli-Fiorentina. La società non solo dovrà versare cinquemila euro per affittare il San Paolo, ma al Comune dovrà destinare anche il 10% dell’incasso netto.
Per l’accaduto non sono mancate le polemiche: “Lo stadio? Io in estate ho fatto finta che non ci fossero problemi, sono andato avanti a costruire la squadra mentre indicavo Palermo come campo di casa per le partite europee. Non ho fatto amichevoli in casa e giocato fuori la prima. – ha dichiarato De Laurentiis – Poi, ho compiuto i passi che la legge ci obbligava a fare scegliendo un architetto che è all’altezza di poter modificare e modernizzare il San Paolo. Il piano di fattibilità per la ristrutturazione è stato presentato nei tempi, la convenzione è propedeutica alla seconda fase del mio progetto relativo al San Paolo. Ci vogliono nervi saldi. Avete visto lo stato in cui versa lo stadio? Le istituzioni di questa città non sono dalla parte del Napoli. Si può stare contro De Laurentiis ma non contro il Napoli. Se sei interista e sei contro il Napoli lo devi dire” riferisce il patron del Napoli.
“La vera nostra partita da giocare non è la convenzione ponte, ma discutere della ristrutturazione dello stadio San Paolo”, ha poi dichiarato Luigi De Magistris. L’accesa questione è stata comunque rimandata alla prossima seduta consiliare che si terrà il 26 ottobre. Intanto il San Paolo si prepara ad ospitare più di cinquantamila tifosi per la partita Napoli-Fiorentina.