Benvenuti alle Isole Cook
Il viaggio di nozze non è detto che sia per forza il più bello, il più lungo o il più romantico della vita, ma è sicuramente un ricordo speciale nel cuore di tutti, poichè è il primo momento insieme da sposati senza avere ancora iniziato i momenti insieme di vita quotidiana, un momento spensierato da passare, se si può, in posti sognati da sempre.
Isole Cook adagiate nei mari polinesiani (Honeymoon Island…il nome è perfetto per questo luogo!)
Nel mio immaginario c’è sempre stata la Polinesia, prenoto quindi un viaggio che tocchi le tappe di Santiago del Cile e della misteriosa Isola di Pasqua, per poi volare in Polinesia Francese e infine, nelle più remote Isole Cook. Le Isole Cook sono divise in due gruppi, quello a Nord con atolli quasi disabitati, e quello meridionale composto da diverse isole di origine vulcanica e qualche atollo. Di questi, l’isola più estesa è Rarotonga, dove risiede metà della popolazione locale e dove si trova l’aereoporto più importante.
Con una ragazza maori
Le isole Cook sono 15 isole disseminate nell’Oceano Pacifico, il classico paradiso dei mari del Sud, disseminate su due milioni di km quadrati in mare aperto e adornate da lagune cristalline e palme da cocco. La popolazione è maggiormente polinesiana, una minoranza proviene dalle Isole Samoa. La stagione dei cicloni va da novembre a marzo, per cui è preferibile andare in altri mesi, noi siamo stati nel giugno 2010.
Come in Polinesia Francese, anche all’arrivo alle Isole Cook si viene accolti dalle collane di fiori (‘ei) formate da tiare maori (gardenia locale) e al momento di andarsene, da quelle composte da gusci di lumache (pupu ei). I fiori si portano anche dietro l’orecchio: a destra significa essere sentimentalmente impegnate, a sinistra libere. La lingua maori è simile a quella della Nuova Zelanda. Kia Orana! E’il tipico saluto delle Isole Cook.
Accoglienza a Rarotonga con le ghirlande di fiori
Rarotonga unisce la bellezza del mare polinesiano, alle escursioni nel suo verdeggiante entroterra composto da giungla e montagne, e una vita serale vibrante e con diversi locali. La capitale delle Isole Cook si trova qui, è Avarua, con il mercato principale e chiese in corallo. Il Seven-in- One Coconut Tree è un gruppo di 7 palme da cocco che forma un cerchio perfetto. Nel National Museum è possibile vedere mostre temporanee ed una esposizione di manufatti locali. Si può visitare il Cultural Village ad Arorangi, per assistere alle arti polinesiane come le danze e l’intaglio del legno, assaggiare cibi tipici e visitare le capanne tradizionali. Le spiagge più belle sono quelle a sud dell’isola. Ci sono diversi marae da visitare, importanti per i loro megaliti, molti inghiottiti dalla giungla: il più importante è Arai-Te-Tonga.
La giungla di Rarotonga
A Rarotonga abbiamo soggiornato nel minuscolo Little Polinesian Resort, in un romantico e moderno bungalow sulla spiaggia, con veranda privata, salotto, enorme bagno in camera e un giardino privato con vasca idromassaggio e una seconda doccia esterna, come si usa spesso in Polinesia. Il servizio è personalizzato, è possibile richiedere le pietanze che si desiderano per la cena. Una sera andiamo invece al Pacific Resort per una cena con spettacolo tipico polinesiano (in viaggio di nozze ne abbiamo visti diversi, non mi stufavano mai!). Questi spettacoli si chiamano “notti isolane” e sono tipici di queste isole. Si tratta di danze tipiche, accompagnate da acrobati e mangiafuoco, con un buffet di piatti tradizionali.
Danzatrici polinesiani alla notte isolana di Rarotonga
Ma l’isola che mi resterà per sempre nel cuore, il punto più bello che abbia visto nell’Oceano Pacifico ( e di mare in assoluto!) è l’atollo a forma di amo da pesca ricurvo di Aitutaki, ancora più perfetto di Bora Bora (e con molti meno turisti!); la raggiungiamo con un piccolo velivolo, dove i piloti guidano a piedi scalzi e con la porta aperta, così ci godiamo tutti i momenti del volo, dal decollo all’atterraggio!
Aitutaki
A circa un’ora di volo da Rarotonga, Aitutaki lascia senza fiato, ancora poco turistica ed esclusiva, con pochi resort impostati su una clientela diretta prevalentemente per i viaggi di nozze, tutto è impostato sulla vita di mare e nella tranquillità più assoluta. Grande 20 km quadrati, con lagune uniche al mondo e isolette deserte (chiamate motu) dove è possibile organizzare escursioni per restare da soli anche una giornata intera in un’isola deserta tutta per voi! Razze e tartarughe marine che nuotano intorno a noi, simpatici paguri che passeggiano nella sabbia e cercano la conchiglia più adatta come loro casa, uccelli particolari tra le fronde degli alberi…nessun rumore se non quello della natura.
Passeggiate in solitudine in Polinesia sull’isola di Tapuaeta’i (One Foot Island)
Tartaruga marina nel mare delle Isole Cook
Dal punto di vista storico si possono vedere i marae, luoghi dove si tenevano i rituali religiosi prima dell’arrivo degli europei, importanti per i loro megaliti; dalla cima del Maungapu (appena 125 metri) si gode dello splendido panorama su lagune, motu, isolette, e sulla spettacolare barriera corallina, priva di squali che invece si trovano nel resto delle isole polinesiane, dalle Hawaii alle isole della Polinesia Francese. Arutanga è l’unico centro abitato di Aitutaki, con la chiesa più antica delle Isole Cook e noi la raggiungiamo con una breve passeggiata in bicicletta.
Nell’entroterra dell’atollo di Aitutaki in fuoristrada
Dopo quasi una settimana ad Aitutaki, anche Rarotonga sembra una metropoli! Le giornate passano tra crociere intorno ai motu (come Tapuaeta’i, Maina e Honeymoon Island) per fare snorkeling, nuotate e grigliate di pesce, dare da mangiare ai pesciolini, un’escursione in fuoristrada fino alla cima di Maungapu e le notti isolane a base di pesce crudo, frutta e danze. Una sera usciamo ed andiamo in un ristorantino a mangiare il granchio, uno dei piatti tipici.
Il roteare dei fianchi nelle danze polinesiane…
Cena a base di granchio
Le coppie in viaggio di nozze devono piantare una piccola palma sulla spiaggia di Maina, con l’augurio di tornare un giorno e vederla cresciuta… L’uomo deve scavare la buca e la donna ricoprirla, dopo aver messo insieme la piantina…Anche la nostra ci aspetta in questi luoghi incontaminati…
Circondata da pesciolini colorati
In paradiso…
Ad Aitutaki soggiorniamo al Pacific Resort Aitutaki, un romantico hotel con 27 ville private dotate di enorme camera da letto, due bagni di cui uno in stile polinesiano nel giardino privato con doccia ed un bellissimo terrazzo sulla spiaggia privata. Sembra di avere una casa al mare, gli ospiti sono in numero ridotto e ognuno resta nel proprio tratto di mare, una sensazione meravigliosa.
Spiaggia tutta per noi…
I ristoranti sono diversi, con possibilità di assistere agli spettacoli polinesiani come le danze delle bellissime ballerine e ai mangiatori di fuoco. Una sera prenotiamo una cena a base di sushi da soli in riva al mare, in un tavolo circondato da fiaccole luminose e fiori colorati, con un cameriere a nostra disposizione per tutta la serata…
Il pranzo privato sulla spiaggia…
La cena a base di sushi, circondati da fiaccole, fiori e dal mare
Spero di poter tornare in qualche isola dell’Oceano Pacifico nella vita, sicuramente è stato bello poterselo concedere per il viaggio di nozze. Il mondo è veramente bello, vario, ti lascia negli occhi e nel cuore dei ricordi indelebili…
Spero di tornare un giorno in questi paradisi dell’Oceano pacifico…