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Politica culturale spaventosa e improvvisata. Balletto macabro in onore della Pasqua. Bonali tira le somme

Creato il 08 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

“Spaventosa” e “improvvisata”. Potrebbe sembrare che con questi aggettivi il consigliere comunale del Pd Daniele Bonali alluda a una guerra. Difatti la cultura cremonese è diventata un campo di battaglia che può avere effetti disastrosi che nessuno augura. Chi però può dimostrare che il quadro complessivo sia benaugurante, tra una Fondazione e l’altra e un assessora che ben poco o nulla può fare? Nemmeno è questione di secondo piano: la cultura, con le sue attività di pregio ma anche popolari, è un possibile fattore economico e sociale, almeno in altre città.
Bonali pare severo, non rivela ancora i programmi del Partito democratico, tuttavia è un testimone dell’era perrista presente da tempo. Difficile, a quanto risulta a chi scrive, formulare un programma attendibile per la prossima amministrazione, in caso di vittoria, visto che l’attuale ha avviato percorsi tormentosi e ancora indecifrabili. È un dramma: non auguriamo fallimenti né sconfitte.
“E il fatto – continua Bonali – che ci sia un modo di operare abbastanza discontinuo, da parte del Comune, è pericoloso. Dà la sensazione che non ci sia un progetto chiaro riguardo la cultura. Hanno tagliato molto, e non hanno più fatto quello che era stato organizzato in precedenza. Che si dica che c’è la famosa congiuntura economica è vero, ma che cosa è stato fatto con la collaborazione dei privati? Come hanno partecipato? In passato il coinvolgimento dei privati non c’è. Eppure proprio la politica culturale può consentire a questa città di reinventarsi, come altre stanno cercando di fare, diversamente da questa amministrazione”.
Che fa questa amministrazione per turbarci il sonno? Bonali si riferisce a uno spettacolo, non di quelli cui si vorrebbe assistere:
“In onore della Pasqua ci hanno regalato un balletto macabro. Dò le dimissioni ma non come la De Bona, poi però faccio il vicesindaco. Se poi tutto è organizzato solo per fare notizia fa paura”.
Un grandguignole grottesco e truffaldino, che perché no applicherebbe le solite tecniche mediatiche di distrazione di massa. Così, tra le finte dimissioni di un assessore e un licenziamento vero (quello di Antonio Leoni) la Pasqua ha trovato solo una vittima allontanando la sempre più metaforica resurrezione perrista.

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