Magazine Società

Politica da stadio, trattativa carogna

Creato il 06 maggio 2014 da Trame In Divenire @trameindivenire
Carogna

Genny a’Carogna

Dei tifosi non mi fido. In genere sono mossi da istanze inconsce oscure, bestiali. Insomma un mix di fanatismo e istinti anti sociali.

Non mi fido dei politici, di questa classe politica di ambiziosi ingordi pronti a tutto, pur di affermare sé stessi e conquistare una solida rendita parassitaria, anti sociale.

Ecco, il sentimento che li muove non viene certo dal cuore, non da istanze volte alla conoscenza, niente affatto civili e democratiche: non per il tifo, non per lo sport, nemmeno per questa insulsa classe politica.

Come fidarsi poi di un politico, che invece di indignarsi e provvedere a mutare lo stato della politica, e dello sport, anch’esso mosso da istanze inconsce oscure e bestiali, non trova di meglio che scendere in piazza per festeggiare la squadra del cuore, con altrettanto caos, frastuoni, schiamazzi, trombe a tutto spiano. E chi se ne frega della quiete pubblica. Proprio mentre allo stadio lo Stato sottostà vergognosamente, ad ogni partita.

Intanto, uno Stato autorevole, rispettoso dei principi democratici di cui è portatore, poiché la sua autorevolezza gli è data dalla sovranità del popolo, non può comportarsi da spettatore, inerme, attonito, per altro nemmeno indignato, per la vergogna andata in scena ieri all’Olimpico.

Alla trattativa Stato-mafia segue la trattativa con camorristi ultrà, ai quali si è lasciata una delega in bianco per l’ordine pubblico nello stadio Olimpico. Giudicate se questo è uno Stato, democratico, che fa della legalità un suo fondamento.

Il calcio non è più da anni uno sport, ma  lo specchio di un paese che vive di corruzione e illegalità. Giudicate se queste sono le sorti umane e progressive di un paese civile e democratico, con le autorità, presidente del consiglio dei ministri compreso, seduti in tribuna come fossero al Colosseo tra gladiatori e leoni, in attesa che scorra a fiumi il sangue, mentre si consumano impunite partite truccate, tangenti, doping e violenze. Dalla politica nessun segnale, dal mondo del calcio figuriamoci, nemmeno a parlarne. Non una sospensione del campionato, non una moratoria, nessun provvedimento a riguardo.

Non basta. Questa sera a Napoli si gioca ancora una partita, Napoli Cagliari, come se nulla fosse accaduto e magari a garantire l’ordine pubblico ci sarà il miglior garante delle istituzioni, per eventuali trattative, il figlio di un camorrista, capo degli ultrà: una carogna.

Ho scelto i primi due articoli in calce, quale resoconto dell’accaduto all’Olimpico sabato 4 maggio scorso e di seguito un intervento di Gad Lerner.

Internazionale: qui, Huffingtonpost: qui  e Gad Lerner: qui


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :