Nel suo “buongiorno” di qualche mattina fa, Massimo Gramellini pubblicava la lettera di un padre senza lavoro. Troppo giovane per la pensione e troppo vecchio per certi lavori, condivideva il suo sconforto con il vice direttore de “La Stampa”. Gramellini chiedeva ai politici di dare una risposta a quest’uomo, con una storia purtroppo diventata troppo comune.
Il pezzo di Gram mi ha ispirato una riflessione. La mia situazione è diversa, lo so. Io non ho una famiglia da mantenere.
Siamo a due giorni dal voto, e io non so chi votare. Ed è triste non avere più un punto di riferimento in politica. Un politico dovrebbe rappresentare gli ideali dei propri elettori e fare il bene della comunità intera.Un buon politico dovrebbe essere come l’amico al quale affidare le chiavi di casa quando parti per le vacanze. E se dovessi partire per le vacanze affiderei le chiavi di casa al cane di caccia dei miei vicini, piuttosto che ad un Senatore.
Io sarei tendenzialmente di destra. Roba che per alcune cose sono tanto di destra che a Casapound li farei sentire dei verginelli. Ma su altre, tipo il riconoscimento delle unioni omosessuali o il testamento biologico e la ricerca sulle staminali direi che sono decisamente di sinistra. Quindi dovrei dare mezzo voto per parte. Il problema è: a chi? Dovrei votare Fini,ma ormai è credibile quanto il due (o il tre? non ricordo mai) a briscola. Non posso votare PD (anche se alle regionali l’ho fatto) e mai darei il mio voto Grillo, che considero poco più che un venditore di fumo. Neanche voglio menzionare Monti e Berlusconi. E piuttosto che votare Ingroia o Giannino, chiedo asilo politico al Cile.
La mia non è antipolitica spicciola: non ne ho i mezzi e le conoscenze sufficienti. La mia è solo la totale sfiducia in una classe dirigente che ha volontariamente perso bussola e la mappa e da vent”anni tiene questo Paese nelle sabbie mobili. Promesse mai mantenute diventate il cavallo di battaglia di ogni elezione. Promesse non mantenute sempre per colpa di qualcun altro, ça va sans dire.
Domenica andrò alle urne lo stesso. Ci vado per coscienza civile. Perchè migliaia di italiani sono morti per permettermi di scegliere.
Farò scheda nulla però, e almeno sarò a posto con la coscienza.