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Polizia libera donne gravide in “fabbrica di bebè” in Tailandia

Creato il 25 febbraio 2011 da Giancarlo

 

barriga
La polizia tailandese ha smembrato una organizzazione per il traffico di persone che vendeva per internet il servizio di “utero in affitto” e manteneva le donne gravide confinate nei pressi di Bangkok.

Gli ufficiali del dipartimento di immigrazione hanno trovato 13 donne vietnamite in una casa nel distretto di Ramkhamhaeng, di cui sette erano gravide e un’altra avrebbe dato alla luce, lunedì, un bambino in un ospedale del distretto di Min Buri.

Le donne erano sotto la custodia di un gruppo di cinesi di Taiwan che gestivano l’affare, considerato illegale in Tailandia.

Alcune donne dissero che accettarono di affittare l’utero dietro ad una promessa di ricevere 5.500 dollari americani, ma furono ingannate, e i loro passaporti vennero presi dagli uomini dell’organizzazione.

Lo schema criminale funzionava tramite la vendita in internet. Il sito http://www.baby-1001.com si faceva pagare per il servizio di gestazione e prometteva la totale riservatezza per i clienti.


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