La polizza index linked è una polizza assicurativa che, a fronte di un versamento iniziale, prevede la restituzione di un capitale alla scadenza prestabilita con una rivalutazione minima garantita. Viene spinta a livello commerciale puntando sulla frase ad effetto “capitale protetto e rendimento garantito”. Però in realtà non vi è certezza né per il capitale protetto né per il rendimento garantito.
Dal punto di vista tecnico la compagnia assicuratrice (che di solito è di proprietà di un gruppo bancario) ottiene questo prodotto unendo due strumenti finanziari: un’obbligazione e un contratto derivato (come ad esempio l’opzione su un indice azionario). L’obbligazione provvede a generare interessi a scadenze prestabilite, come fa una qualsiasi obbligazione bancaria o societaria. Il contratto derivato, che di solito è un’opzione, serve a creare il potenziale di
rendimento della polizza index linked se si verificano certi eventi di mercato.
Facciamo un esempio. Immaginiamo una polizza index linked così composta: un’obbligazione emessa da Enel a cinque anni con una cedola fissa annua del 4% e un’opzione call (di acquisto) sull’indice S&P 500 con strike (prezzo) di 1500 punti. Il sottoscrittore dell’index linked decide di investire 10.000 euro su questo prodotto. E cosa fanno la banca o la compagnia di assicurazione? Semplice: prendono 9.500 euro e li posizionano nell’obbligazione Enel, poi investono 500 euro acquistando l’opzione suddetta.
Le opzioni sono strumenti molto sofisticati, di natura finanziaria derivata, e, senza entrare nei particolari tecnici del loro funzionamento (basti sapere che vengono utilizzati maggiormente da operatori istituzionali), possiamo riportare la seguente considerazione: l’opzione call acquistata tenderà a rivalutarsi molto se il mercato di riferimento, cioè l’indice S&P 500, riuscirà ad avvicinarsi o a superare il livello indicato nell’opzione, cioè 1500 punti di quotazione. Supponiamo che in questo momento l’indice quoti 1000 punti, pertanto la banca o la compagnia di assicurazione prevede, in base alle proprie analisi, che nei prossimi cinque anni tale indice azionario salirà del 50% (da 1000 a 1500 punti).
Se questo si dovesse verificare, i 500 euro investiti nell’opzione potrebbero anche triplicare, e di conseguenza la polizza index linked genererebbe una plusvalenza di 3500 euro (2000 euro di interessi prodotti dall’obbligazione e 1500 euro di plusvalenza dell’opzione). Se invece l’indice S&P 500 si mantiene invariato o addirittura scende, contro le aspettative della banca, l’opzione call acquistata tenderebbe ad un valore di mercato prossimo allo zero. Per cui l’index linked avrebbe un risultato modesto, di appena 1500 euro di guadagno complessivo in cinque anni (2000 euro di interessi meno 500 euro di perdita sull’acquisto dell’opzione).
Ecco perchè i documenti di sintesi di questi prodotti riportano sempre che il rendimento della polizza index linked varierà da un minimo ad un massimo, a seconda del verificarsi di un evento.