Le diverse forme del contratto di assicurazione sulla durata della vita possono essere classificate in tre gruppi:
1) Assicurazioni “caso morte”. Si distinguono le seguenti tipologie:
> Temporanea caso morte. Prevede il pagamento di un capitale al beneficiario se l’assicurato muore entro il temine stabilito dal contratto. Se alla scadenza l’assicurato è vivo, l’assicurazione non dovrà nessuna prestazione, e i premi versati dal contraente resteranno di proprietà dell’assicurazione medesima. Il contratto non consente quindi il riscatto. Queste polizze possono essere utili, ad esempio, al capofamiglia, il quale, essendo l’unica fonte di reddito, tutela, in caso di sua morte, i propri familiari e garantisce loro un capitale.
> Vita intera. Prevede il pagamento di un capitale alla morte dell’assicurato in qualunque momento avvenga, senza limiti di tempo. Il contratto può essere a premio unico o a
premio, di solito, annuo. Queste polizze non hanno scadenza prefissata e, al contrario della temporanea caso morte, consentono il riscatto in qualsiasi momento.
2) Assicurazioni “caso vita”. Si distinguono le seguenti tipologie:
> Rendita vitalizia. Prevede il pagamento di una rendita finchè l’assicurato è in vita. Può essere immediata o differita. La rendita immediata comporta il pagamento di un premio unico all’atto di stipula del contratto e l’erogazione della rendita, a scadenza della polizza, immediata o entro un anno, come stabilito. Le polizze a rendita differita invece, prevedono che l’assicurazione eroghi una rendita al beneficiario a partire da un certo periodo dalla scadenza del contratto.
> Capitale differito. Prevede il pagamento di un capitale al beneficiario alla scadenza del contratto se l’assicurato è ancora in vita.
La rendita differita ed il capitale differito possono prevedere la “controassicurazione”, cioè la restituzione dei premi pagati, eventualmente rivalutati ed al netto di imposte e tasse, in caso di morte dell’assicurato nel corso del periodo di differimento.
3) Assicurazioni miste. Si distinguono le seguenti tipologie:
> Mista ordinaria. Prevede il pagamento di un capitale alla scadenza in caso di sopravvivenza dell’assicurato, oppure alla morte dello stesso se questa avviene nel corso della durata del contratto. Praticamente nasce dall’unione di una “temporanea caso morte” con una “capitale differito”.
> A termine fisso. Prevede il pagamento di un capitale alla scadenza del contratto, sia in caso di sopravvivenza sia in caso di morte dell’assicurato.