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Pollo alle Prugne

Creato il 14 marzo 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Pollo alle Prugne

 

Anno: 2011

Distribuzione: Officine Ubu

Durata: 91’

Genere: Drammatico

Nazionalità: Francia/Belgio/Germania

Regia: Marjane Satrapi/Vincent Paronnaud

Dopo il pluripremiato lungometraggio d’animazione Persepolis, Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud tornano sul grande schermo con Pollo alle Prugne, trasposizione cinematografica di un’altra sorprendente graphic novel firmata dall’autrice iraniana. La grande novità è che questa volta si tratta di un live action movie.

Siamo a Teheran, alla fine degli anni ’50. Durante un’accesa discussione, la moglie di Nasser Alì (Mathieu Almaric) spezza il suo prezioso violino. Un gesto esasperato le cui conseguenze sarebbero meno tragiche se il musicista, andando a comprare un nuovo strumento, non incontrasse il suo grande amore di gioventù, Irane (Golshifteh Farahani). L’apparente indifferenza della donna stravolge l’universo interiore del protagonista, spingendolo a ripercorrere le tappe fondamentali della sua esistenza. Svuotato del ricordo di un sentimento d’amore corrisposto eppure mai vissuto, Nasser Alì non ha più musica da interpretare, né piaceri da vivere. Non gli resta, quindi, che lasciarsi morire.

Pollo alle Prugne

Pollo alle Prugne è una favola romantica, ironica e impietosa, ma, soprattutto, una meravigliosa festa per i nostri occhi. L’estetica delle immagini, di ogni singola inquadratura, è curata nei minimi dettagli. Impossibile dimenticare il primo piano del viso di Lili (Chiara Mastroianni) con la sua frezza bianca che le copre un occhio o le fattezze di Azrael con i suoi artigli affilati e la dentatura beffarda; ma anche le illustrazioni animate che ci riportano subito alle atmosfere di Persepolis, o il mercato dove Nasser Alì incontra il venditore Houshang (Jamel Debbouze) e, infine, le voluttuose nubi di fumo che ci trasportano magicamente da un contesto all’altro.

Un tripudio di bellezza giocosa di fronte al quale non possiamo che rimanere ammirati. Un elemento nuovo rispetto al tratto scarno  della Satrapi graphic novelist che forse, pur nel suo splendore, ha sottratto qualcosa alla forza dei contenuti e all’universo emotivo del protagonista.

Nel cast anche Maria de Medeiros (Faringuisse) e Isabella Rossellini (Parvine). La fotografia è di Christophe Beaucarne, le scenografie di Udo Kramer.

Ginevra Natale


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