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Pollo in agrodolce (e serate da adulta)

Da Maric740

Pollo in agrodolce (e serate da adulta)

Ieri sera sono andata a ballare con le mie amiche. In fondo non è cambiato poi molto da quando ci andavo quattro volte la settimana a 22 anni. Le dinamiche sono esattamente le stesse (molto confortante e divertente) e ieri ho potuto verificarlo di persona. Ci si guarda in giro, si balla – tra l’altro si ballano le stesse canzoni di quando avevo 22 anni, visto che il genere era ‘revival’ – si bevono troppi cuba libre e poi un ragazzo carino alla fine si avvicina. Tutto esattamente come 9 anni fa. Il ragazzo ti parla, ti dice come si chiama e cosa fa e ti fa qualche domanda: nome, professione (prima era il corso di studi, ma fa lo stesso) e età. E poi ti sorride e ti dice che hai degli occhi stupendi; tu ricambi il sorriso e pensi che sia davvero carino. Ti sorride ancora e ti dice languidamente: ‘ Andiamo da me?’. E tu pensi: ‘Maaaa… sei scemo?! Non dovevi chiedermi ‘andiamo al bancone a bere qualcosa?’, come sarebbe successo 9 anni fa?! 

Pollo in agrodolce (e serate da adulta)

POLLO IN AGRODOLCE

- 450 gr di petto di pollo
- 1 cipolla bionda
- 1 peperone rosso
- 1 tazzina di ketchup
- 1/2 tazzina di aceto (meglio bianco)
- 1 cucchiaino di zucchero
- olio d’oliva extra vergine
- sale

Tagliare il petto di pollo a cubetti. Soffriggere i pezzetti di pollo in abbondante olio a fuoco molto vivace, in modo che si dorino su tutti i lati, devono diventare belli croccanti, quindi vanno girati spesso affinché non brucino. Togliere la padella dal fuoco e prenderne una pulita nella quale andrà fatta appassire la cipolla in altro olio. Una volta diventata trasparente la cipolla, aggiungere il peperoni pulito e tagliato a pezzetti. Lasciarlo cuocere per qualche minuto e poi aggiungere il ketchup, l’aceto e lo zucchero. Fare insaporire il tutto (se la salsa risultasse troppo liquida aggiungere una puntina di farina setacciandola con un colino). Aggiungere infine il pollo, salare e terminare la cottura per 5 minuti. Servire ben caldo.


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