Sono passati 2 mesi da quando avevamo provocatoriamente annunciato di voler andare a pulire la villa comunale, due mesi nei quali l’assessore Comito minacciò denuncie verso chiunque si sarebbe permesso, di compiere questo grave reato di “disobbedienza civile”, ad entrare e pulire un bene pubblico e collettivo come il polmone verde sotto viale Regina Margherita.
Sentendosi minacciato, dalla partecipazione civile di chi viene preso dalla nausea e dalla sconforto nel vedere la propria città abbandonata a se stessa, il prode assessore mandò subito degli operai a regalare alla città un piccolo “contentino” tipico delle amministrazioni inoperose, una veloce e inadeguata ripulita alla villa.
Non avrebbe mai potuto permettere che noi provocatori del PdCI facessimo davvero qualcosa di utile per la collettività. Allora, in fretta e furia, urlò a mezzo stampa una promessa: “La villa verrà riaperta entro il 6 gennaio”.
Ebbene siamo al’inizio di febbraio e, manco a dirlo, la villa è, come allora, invasa dai rifiuti e inesorabilmente chiusa. Quella promessa, ovviamente, è finita nel dimenticatoio, sempre più vasto, di quest’amministrazione d’inetti.
Sappiamo bene che aspettarsi “un’impugnazione”, di questa benedetta promessa, da parte di questa giunta di “amici e parenti” sia alquanto utopico anche se ad onor del vero taluni consiglieri di maggioranza assopiti da tempi immemori, si stanno lentamente svegliando e sempre molto lentamente stanno iniziando a battere i pugni per discutere di tematiche importantissime come edilizia e ambiente, per l’appunto.
Ma questo è “saper fare” di Pietro Comito o sarebbe il caso di dire il “saper fare niente.
Ma allora cosa bisogna fare per regalare nuovamente decoro e manutenzione ad uno dei pochissimi spazi verdi della nostra città?
Dobbiamo di nuovo minacciare una nostra azione per poter avere il diritto di usufruire di uno dei nostri polmoni verdi della città?
Per quale motivo ancora non si vede nulla all’orizzonte che faccia pensare ad una prossima riapertura?
A quest’ultima domanda, sappiamo risponderci da soli.
Semplicemente perché non è in programma la riapertura, nè tantomeno la sua rivalutazione. Una manutenzione ordinaria della villa comunale avrebbe avuto dei costi molti contenuti mentre adesso si tratta di spendere risorse pubbliche in maniera emergenziale che il comune non ha in cassa.
Eppure sarebbe stato tutto molto semplice cari amministratori. Sarebbe bastato non perdere il milione e mezzo di euro che stanziò all’epoca, della giunta Loiero, l’assessorato all’urbanistica.
Quello stesso milione e mezzo che ora, il nuovo assessore Aiello appartenente al vostro schieramento, ha ritirato. Sarebbe ora di dirlo alla popolazione. Ammettete le vostre colpe pubblicamente e dite che non siete capaci ad amministrare ma solamente di sistemare parenti e amici, perché questo lo avete fatto e lo sanno tutti e ci auguriamo che la magistratura indaghi.
Altro tasto dolente è quello relativo alla spazzatura e al mancato (ri)avvio della raccolta differenziata. Proprio il PdCI questa estate aveva invitato l’assessore Comito ad una iniziativa sul tema dei rifiuti e in quell’occasione, e parliamo di luglio, promise che la raccolta differenziata sarebbe partita a stretto giro di boa ma dopo più di sei mesi ancora la montagna non ha partorito nemmeno il topolino. La città è una discarica a cielo aperto. Una città che presenta il vestito buono solamente nella parte centrale dove la spazzatura viene raccolta tutti i giorni, o quasi, mentre tutto il resto del comune viene abbandonato a se stesso come se gli abitanti fossero figli di un dio minore o non degni del vivere civile. E’ mai possibile continuare in una situazione del genere? Ma cosa si aspetta a defenestrare un assessore che dimostra giorno per giorno che la gestione dell’ambiente e il decoro urbano non gli competono? Eppure nelle fila della maggioranza comincia a farsi sentire il malumore per la questione ambientale. Finalmente si sono svegliati dal letargo, hanno aperto gli occhi o semplicemente hanno fatto un giro al di fuori della zona degli “uffici”.
Cari amministratori il problema dell’ambiente è serissimo sarebbe ora di capirlo una volta per tutte.
Sarebbe ora di capire che più “avanza” il problema e più saranno alti i costi perché le emergenze si pagano e la perenne emergenza si trasforma in costi insostenibili per le casse comunali che avete già riempito di debiti.
Partito dei Comunisti Italiani – Vibo Valentia
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