Magazine Cucina
Mi hanno detto che lo scorso anno Giorgio se n'è andato ed il suo locale ora è in stato di abbandono.A me piace ricordarlo così come era, un simpatico originale!Ciao Giorgio, sei in buona compagnia lassù!Avevo scritto questa ricetta/racconto alcuni anni fa e mi piace riproporvela
Polpo piccante alla Giorgio
Come c’è il Polpo alla Luciana, potrà esserci anche il Polipo alla Giorgio no?!Giorgio è il gestore della pizzeria trattoria “ Il Faro”di San Vincenzo, è una gran sagoma d’uomo, un vero personaggio originale.Lui e il suo cappellino giallo calato in testa stazionano quasi perennemente ad un tavolo semiapparecchiato proprio all’entrata della cucina.E’ il suo posto di comando e punto di osservazione. Da lì tiene d’occhio tutto l’andirivieni di clienti, cuoche e camerieri.Lancia battute ironiche, solleciti vigorosi e urlacci, tra un sorso e l’altro di rosso, rigorosamente rosso, che versa dal suo fiaschetto.Non è come tutti gli altri gestori che mangiano prima o dopo il servizio, no! lui mangia durante, non stravolge i suoi ritmi.A seconda dell’umore ti accoglie con un sonoro: - “Eeeeeehhhhhhhh Bianchiiii!!!” e stringendo calorosamente la mano, ci accompagna al tavolo riservato a noi. Ma se non ha la luna giusta, dal suo tavolo dà solo indicazioni stradali come un vigile, brandendo un pezzo di pane sciapo al posto della paletta.Se qualcuno non gli va a genio, pur avendo tavoli liberi, lo manda via con gran soddisfazione.Com’era capitato a quelle ragazze che entrando impacciate e, visti tanti tavoli liberi, si erano sedute senza domandare nulla nè salutare.Indispettito lui di avvicina e fa:- Ecchè è vostro il tavolo?- No- Avete prenotato?- No- Allora nun c’ho posto!Questo è il tipo….però lì si mangia un polpo veramente speciale!Ho cercato di rifarlo, quindi per il
Polpo piccante alla Giorgio
Ho preso - un polpo di 1 kge due- una cipolla - uno spicchio d’aglio - due gambi dei sedano verde con le foglie- due acciughe sott’olio- 500 gr di pomodori pelati - Due cucchiaini di concentrato di pomodoro- Peperoncino abbondante, saleHo immerso per tre volte nell’acqua bollente come dicono le napoletane, l’ho spellato e tagliato a tocchi, togliendo anche le ventose più grosse.
In un coccio ho fatto soffriggere in olio extra vergine una cipolla, uno spicchio d’aglio, due acciughe sott’olio e due gambi di sedano verde lavati e tritati grossolanamente, poi ho aggiunto anche le foglie del sedano ben sgrondate.Quando le foglie sono appassite ho aggiunto il polpo a pezzi, sfumato con vino bianco e fatto restringere.
Ho unito circa ½ kg di pomodori pelati e ridotti a dadi, due cucchiaini di concentrato, peperoncino a piacer, regolato di sale e allungato con un pochino di acqua.
Coperto il tegame e fatto cuocere dolcemente per un’ora abbondante.
Ed ora avrei proprio voglia di tornare a San Vincenzo, camminare per chilometri sulla battigia con i pensieri in libertà cullati dallo sciacquio delle onde che si infrangono sulla sabbia e lo sguardo perso nel blu.