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Polvere, parole e bombardamento digitale

Creato il 29 settembre 2014 da Pupidizuccaro

dal web

Mettere da parte, conservare, accumulare. Soffitte piene di cianfrusaglie messe da parte anno dopo anno perché chissà, un giorno potrebbero servire. E intanto tutto marcisce tra polvere, ragnatele e insetti. E intanto si invecchia e si muore. Mettere da parte, conservare, accumulare.

Nozioni su nozioni, conoscenza, saperi. Farsi una cultura! Sapere! Capire! Soffitte piene di libri aperti una volta e mai più toccati. Ma buttarli è un peccato, perché chissà, un giorno potrebbero servire. E arriviamo al Mondo Di Oggi.

Overload informativo. Bombardamento di nozioni. Cervello che trema per Tutto Questo. Ho letto nei libri di Bauman che 1) negli ultimi trent’anni sono state prodotte più informazioni che nei cinquemila anni precedenti e che 2) una sola edizione domenicale del New York Times contiene più informazioni di quante ne poteva consumare un erudito del ’700 in tutta la sua vita. Detto questo, mettiamoci pure il web – in questo calderone contestualizzante – e diciamo che adesso soffitte, cianfrusaglie, polvere, ragnatele e insetti sono diventati perlopiù elettronici, digitali, virtuali. Il che è peggio. Il bombardamento diventa immateriale, impossibile sfuggirne in tempo. Radiazioni e gas tossici invece che bombe e missili. Ma, in tutto questo – domanda capitale – dov’è la conoscenza?

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