Magazine Diario personale

Polyamoroso.

Da Ciraolo

Giravo con quella faccia un po’ così per il web, in cerca di donne nude, notizie scientifiche sulla riproduzione del dugongo (non ci credete?), quando ti capito per caso sul sito dello Steve Pavlina, noto “speaker motivazionale” statunitense. Dico la verità, il vecchio Steve non mi piace moltissimo: lo trovo un po’ troppo americanaccio e penso che, mannaggia a lui e a quelli come lui, anche nel Bel Paese si sprechino le brutte copie (massì che avete capito: quelli tipo me ma che poi ti scrivono titoli del tipo “come ottenere denaro, soldi e contanti (oltre che – chiaro – donne, successo e un fisico bestiale) con un ebook da 29 euro e 999 millesimi”). Ma va bé, son gusti.

Che è il Polyamore?

Sto divagando. Dicevo che ti capito su questo sito e scopro che il Vecchio di cui sopra, tra un discorso motivazionale e l’altro, è Polyamoroso (impeccabile traduzione dall’inglese “polyamorous”. Da wikipedia:

Polyamory is the practice, desire, or acceptance of having more than one intimate relationship at a time with the knowledge and consent of everyone involved.

Che in parole povere vuol dire che uno, in accordo col proprio partner, decide di avere più “fidanzate/i” e accetta che l’altro (o a questo punto dovremmo dire “gli altri”) faccia altrettanto.

La strada mia non è uguale alla strada tua.

Cosa volete che vi dica, secondo me questa storia del Polyamore non fa altro che confermare il principio primo della ricerca della felicità (che non è “piatto ricco, mi ci ficco”): ogni strada verso il benessere è unica e irripetibile, non esistono manuali, libri sacri e libretti di istruzioni che tengano.

Se Steve si sente realizzato nella Polyamorosità, e se ha scavato a fondo dentro sé stesso da poter dire che non si tratta di una scelta “di comodo” o di una “fuga dall’intimità”, beh, Steve ha trovato la sua strada.

Ed è così che si trova la propria strada: concependo una situazione – una scelta – come un ventaglio di possibilità enorme tra le quali la propria è forse quella meno battuta.

Critica ai Poligamy.

Detto questo, permettetemi un critica al Polyamore e lasciate che infranga i sogni delle mie appassionate lettrici: no, non sarò mai un Polyamoroso.

Come diceva il vecchio Freud nell’unico libro che ho letto:

Il mio amore è una cosa preziosa che non ho il diritto di sprecare sconsideratamente. Mi impone doveri ai quali devo adempiere facendo sacrifici.

L’amore è cosa preziosa per sparpagliarlo tra troppe persone (insomma, il marito e l’amante dovrebbero esservi sufficienti). Perché hai voglia a dire che “l’amore è infinito”, che forse è anche vero, ma non sono infinite le attenzioni, le cure, l’ascolto, la presenza che puoi dare alle persone che ami.

Amarne troppi è come non amare nessuno: se nel campo alimentare preferisco la quantità alla qualità (e si vede!), in ambito affettivo è meglio fare il contrario.

Amen.

e.... LUI!!!


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