Pomodori da terrazzo: caretteristiche della specie
Vi fu un tempo in Europa, tra il 1500 e il 1600, epoca della grande caccia alle piante nuove dei nuovi mondi, in cui alcune essenze, specialmente le Solanaceae, rimasero nelle collezioni private come piante "novità". L'importanza enorme che avrebbero avuto per l'alimentazione umana si verificò in un secondo tempo, quando cioè si attenuò la diffidenza per il nuovo. E' tutto un poco confuso nella storia dei pomodori. Pare che tale definizione sia stata coniata nella metà del 1500 in quanto i primi pomodori conosciuti in Europa fossero di colore giallo. Vi sono studiosi che fanno arrivare le prime piante di pomodoro dalle Americhe di Cristoforo Colombo; il nome "tomato" è di origine messicana. Vi fu un botanico del 1600 che forse per primo denominò il pomodoro come: "tumatle americanorum". La coltivazione del pomodoro in Italia avvenne tra il 1700 e il 1800, la prima culla fu Napoli. Risalì poi verso il nord dove oggi sono presenti coltivazioni su scala industriale. Dai campi, la coltivazione si è spostata anche sui balconi non è affatto raro trovare ottimi pomodori sul terrazzo.
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Pomodori da terrazzo: semina, trapianto, coltivazione
La semina dei pomodori da terrazzo si effettua in primavera in piena terra dove il clima è caldo e stabile; altrove si semina in semenzaio o sottovetro, per trapiantare a dimora appena il clima locale lo consente, tra aprile e la prima metà di giugno. Nel mettere le piante di pomodori da terrazzo vanno acquistati vasi o vaschette rettangolari abbastanza profonde. Se in uno stesso vaso si inseriscono più piante esse vanno distanziate tra loro di 30-40 centimetri. Occorrono circa 2-3 mesi perchè si possano cogliere i primi frutti di ciò che si è seminato. Ricavare un angolo di orto sul terrazzo di casa non è poi cosa così complicata. Cura, pollice verde, attenzione per ciò che si è seminato, saranno gli alleati per vedere spuntare e poi crescere degli ottimi pomodori da terrazzo. Sono in molti coloro che hanno già sperimentato questo tipo di coltivazione.
Pomodori da terrazzo: terriccio e concimazione
I pomodori da terrazzo crescono bene se il terreno in cui sono messi a dimora è fertile e profondo. Occorre poi che sia ben drenato ed abbastanza fresco nel periodo estivo. Per avere buoni pomodori da terrazzo è utile concimare il terreno, nel vaso, con del letame da acquistare nei negozi specializzati o nei vivai. Se non si dispone di letame si possono spargere nel vaso concimi fosfo-potassici o fertilizzanti minerali completi e bilanciati. Le annaffiature devono essere dosate secondo le necessità e l'andamento stagionale. Tra le malattie nemiche dei pomodori in generale, compresi quelli che si coltivano sul terrazzo, la peggiore è la peronospora, che comporta il marciume dei frutti. Va perciò trattata con i prodotti adatti. I fiori di pomodoro formano lungo gli steli infiorescenze rade, gialle le corolle e persistenti i calici; come forma sono somiglianti a quelli delle patate, dei peperoni.
Pomodori sul terrazzo: Pomodori dal terrazzo alla tavola
Dal terrazzo alla tavola il passo può davvero essere breve. Sono anni che i pomodori sono diventati un elemento base della cucina italiana e non solo. Coltivare dei pomodori da terrazzo può essere non solo un fatto ornamentale ma anche un angolo di orto casalingo dal quale attingere prodotti per il pranzo o la cena. Cosa sarebbe la domenica senza la pasta con il sugo di pomodori? La risposta è semplice: per molti non sarebbe un giorno di festa. Dà soddisfazione alla casalinga, o al cuoco per caso, preparare delle pietanze con i prodotti spuntati sul balcone di casa. Anche una semplice insalata con i pomodori spuntati sull'orto del terrazzo di casa avranno un sapore diverso. I pomodori da terrazzo per crescere sani hanno bisogno di un'esposizione in pieno sole. Sono una pianta di facilissima coltivazione e di buona resa in prodotto.