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Ha senso fare un peplum e neanche dei più brillanti nel 2014 ?
Fatto dagli americani poi, che notoriamente , almeno al cinema, non sono dei grandi studiosi di storia altrui?
E dopo tutte le serie ambientate nell'antica Roma, Il gladiatore e altra compagnia cantante, che senso ha un film come Pompei e soprattutto metterci la seconda i nel titolo?
Poco o nessuno e questo la dice lunga su una produzione da 100 milioni di dollari che si è rivelata un flop di proporzioni bibliche.
100 milioni poi per 'sta roba?
Tutto ( o quasi) costruito in computer grafica con gli attori che palesemente recitano su sfondi amorfi che sono stati poi animati e ricreati in post produzione, non si sono sforzati neanche con la cartapesta o il cartongesso che pure fa la sua comparsa in certi frangenti del film.
In Pompei ogni cosa è finta e tutta la città si sbriciola velocissima esattamente come si frantuma il cinema di Paul W.S. Anderson, uno che in quindici film non ha mostrato un-segno-uno di evoluzione nella sua carriera e che continua a sfornare film a ritmo accelerato.
Cioè uno che ha fatto gol con Milla Jovovich è degnissimo di rispetto ma si decidesse a fare un film decente!!!
Pompei è una rimasticatura brutta di roba come Il gladiatore ( ci mancava solo che a Milo lo acclamassero come Ispanico o lo chiamassero Celtico, il resto c'era tutto , compreso il gladiatore nero amicone o un surrogato di Commodo) o come Spartacus , stando bene attenti a non mostrare neanche un goccetto di sangue, manco per sbaglio, per paura di incorrere in qualche divieto.
Pur durando soli 100 minuti scarsi ti fai due marroni così perché è il massimo della prevedibilità e tutto quello che Paul W. S. Anderson vorrebbe trasformare in pathos al massimo diventa un bignamino di tronfia retorica.
Dopo una prima parte in cui viene sviluppata malamente la tematica della vendetta e dell'odio profondo verso il tiranno, populismo spicciolo anzichenò, nella seconda parte arrivano i nostri che non sono i cavalleggeri del generale Custer, ma gli effetti speciali.
Il trionfo della computer grafica che mostra un mondo in disfacimento e la svolta nel senso del disaster movie alla Emmerich. Solo che non siamo nel 2012 ma nel 79 d C.
L'unica cosa che parzialmente soddisfa sono le coreografie dei combattimenti che perlomeno sono fluide e senza quell'irritante uso del rallenty che ha creato dei veri e propri mostri.
Però , cavolo, non mozzare neanche una testa o una sgozzatina in un film come questo è come mangiare le patatine fritte senza maionese o ketchup ( o tutti e due ).
Se non ti lecchi le dita godi la metà e qui si vede meno sangue che in una sala operatoria.
Tutto rigorosamente esangue, anemico, inaccettabile.
Non parliamo poi del finale che è meglio.
Intanto la Pompei di Anderson affonda come il Titanic.
In tutti i sensi.
Candidato fin da subito alla lista dei peggiori dell'anno.
( VOTO : 2 / 10 )
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