Pompei, ancora crolli ma nessun intervento
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Pompei, stavolta è toccato ad un muro di una domus a crollare. E’ solo l’ultimo di una serie infinita di crolli, dovuti alla scarsa cura che riceve la zona degli scavi archeologici della città campana. Da quanto si apprende in un comunicato, la parte di muro crollata era in una zona chiusa al pubblico per problemi di sicurezza, e rientrava in quelle zone che necessitavano di cure immediate, con un progetto che dovrebbe ultimare le operazioni di restauro entro il prossimo anno.
I primi danni più importanti si erano già segnalati diversi anni fa, quando il Ministro per i Beni e le Attività Culturali era Sandro Bondi, che aveva risposte alle accuse di negligenza affermando che alcuni resti erano caduti a causa delle piogge. Il nuovo Ministro Dario Franceschini invece si vede ora impegnato a garantire la sicurezza degli scavi anche da un altro punto di vista: oltre ai crolli, quella zona è stata ultimamente oggetto di molti furti, il che ha portato il Consiglio dei Ministri a prendere la decisione di creare una nuova recinzione più sicura, oltre ad aumentare la sorveglianza e velocizzare la gara d’appalto per l’installazione di nuove videocamere per la sorveglianza remota.
Dal punto di vista della sicurezza contro i furti, è partito un grande piano per proteggere il sito. Dopo la protezione esterna, si dovrà però pensare seriamente al mantenimento dei resti, testimonianza dei secoli trascorsi.
di Alessandro Bovo
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