Nuovi crolli si sono verificati lo scorso 13 dicembre nell’area archeologica di Pompei. Sotto gli occhi dei turisti, si è sgretolato lo stucco di una domus di rosso pompeiano, nella Regio V, Insula II, numero 14.
I visitatori possono vedere il danno, avvenuto in un retrobottega che si affaccia direttamente su via di Nola. Alcuni centimetri di stucco hanno ceduto, in quella che è una bottega riportata alla luce tra il 1889 e il 1893.
Il sito archeologico attende l’insediamento del nuovo direttore generale, Giovanni Nistri, nominato dal governo lunedì scorso e chiamato per mettere in sicurezza il sito e vigilare sugli appalti.
Un primo sopralluogo è stato effettuato martedì pomeriggio. Sindacati ed esperti sollecitano le istituzioni affinché utilizzino tempestivamente i 105 milioni di euro dei fondi europei.
Negli ultimi tre anni, l’antico sito archeologico è stato teatro di ben 6 vergognosi crolli. Il 6 novembre 2010 si è verificato il crollo della Schola Armaturarum lungo via dell’Abbondanza; il 30 novembre del 2010 è venuto giù un tratto di mura di cinta in tufo e calcare che circonda la Casa del Moralista.
Il 21 dicembre 2011 è crollato il pilastro della Villa di Loreio Tiburtino. Il 27 febbraio 2012 è caduto l’intonaco non affrescato, di colore rosso, staccatosi da una delle pareti che si trovano nell’atrio della domus della Venere in Conchiglia.
E ancora, l’8 settembre del 2012 è crollata la trave in legno di circa 4 metri, che era parte della copertura del peristilio di Villa dei Misteri. Domenica 1 dicembre era toccato al muro di una bottega in via Stabiana.
Crollato anche una parte di intonaco della Casa della Fontana piccola. Pompei continua a cadere a pezzi. Sembra proprio che, in attesa dei “soccorsi”, si stia letteralmente sgretolando.
Si preme soprattutto per l’apertura dei 39 cantieri di restauro previsti dal progetto “Grande Pompei”, di cui solo 5 hanno visto la luce.
Contemplato anche l’intervento di 5 tecnici e 20 funzionari del Mibac che andranno ad affiancare il direttore generale degli scavi, Giovanni Nistri, nominato lunedì 9 dicembre dal ministro per i Beni culturali, Massimo Bray.
I crolli vengono imputati alla scarsa manutenzione, mentre la Sopraintendenza ai beni archeologici di Napoli e Pompei rassicura che i lavori di ripristino partiranno a metà mese. Occorre intervenire per mettere in sicurezza le murature della Regio VII del sito archeologico.
I lavori partiranno con il ripristino della parte superiore proprio del muro della bottega (Regio VII, Isola I, civico 29) adiacente a via Stabiana. In seguito inizieranno i lavori per la messa in sicurezza delle Regiones VI e VIII, le cui gare sono in via di conclusione.
Non si arresta la conta dei danni di Pompei. La manutenzione ordinaria è stata trascurata da troppi anni e i crolli ne sono la conseguenza. Necessari ormai gli interventi di salvaguardia di questo nostro inestimabile patrimonio culturale.
Davvero impossibile attendere oltre.
Written by Cristina Biolcati