Scavi Archeologici di Pompei – Casa del Fauno
L’argomento dei crolli e della cattiva manutenzione degli Scavi Archeologici di Pompei è un tema discusso praticamente in tutto il mondo, e più volte si è posta attenzione sulla scarsa attenzione dello Stato al patrimonio culturale, allo speco di soldi utilizzati per compiere lavori fatti male o mai completati, sul grande numero di strutture completamente o parzialmente non visitabili (gli esempi più clamorosi sono la “Casa dei Vettii”, chiusa da più di dieci anni nonostante fosse la più visitata dell’antica Pompei, e la “Villa dei Misteri”, dove è caduta una trave a sostegno del peristilio, e in entrambe sono stati spesi parecchi soldi per lavori mal progettati o mal eseguiti), sui crolli, sulle strade chiuse e le mappe non aggiornate, e tanto altro.
Se i visitatori, stranieri ed italiani, sono ben in grado di rilevare i difetti del sito archeologico più famoso del mondo, sono però scarsi nell’attenzione e nel rispetto che riservano a questo luogo. Nonostante, infatti, lungo le strade della città sepolta dal Vesuvio siano presenti vari cassonetti per la raccolta differenziata, oltre che semplici cestini per i rifiuti indifferenziati, i turisti gettano roba dove capita: per terra, nelle stanze delle domus, nelle edicole, mentre i contenitori dei thermopolia accolgono cartacce e mozziconi di sigarette. Frequentissimi sono inoltre i graffiti, ma non originali, bensì recentissimi a testimoniare che di lì sono passate Sarah, Liz e Meg, o ad affermare “Giuseppe, Vito, Antonio, Nicola the best”: proprio così, siete i migliori.
Foto: Francesco Pipitone