Di motivazioni quindi ce ne erano in abbondanza da entrambe le parti e tutte le giocatrici hanno provato a dare il meglio senza risparmiarsi. La partita non ha tradito le aspettative, regalando al numeroso pubblico un bello spettacolo di futsal ed una gara intensa e generosa di emozioni e dal finale al cardipalma.
Primo tempo molto equilibrato, con il pressing della squadra di mister Lelli ad intermittenza. L’Acquedotto non si scompone e riesce a costruire le sue trame di gioco, cercando spesso il nuovo acquisto Turnone, terminale offensivo delle alessandrine.
Oltre al pivot ternano, l’Acquedotto inserisce in lista anche il nuovo portiere Silvia Cariani, dopo l’addio di Salinetti. Nessuna novità invece in casa olimpa dopo gli addii di Lucarelli, Vellucci e Madonna. Del resto la rosa a disposizione di mister Lelli ad inizio stagione era abbondante, tanto che domenica, oltre alle 12 in campo, in tribuna si sono dovute accomodare Ricci e l’infortunata D’Errigo. La partita è gradevole e con molti rovesciamenti di fronte, i portieri sono attenti su ogni palla pur senza essere chiamate a compiere miracoli. Vecchione è maggiormente impegnata, ma è l’Acquedotto ad essere il più pericoloso con una traversa clamorosa nei minuti iniziali e poi con il gol segnato da Agnello al 17’, con un tocco in piena area che beffa Menichelli in uscita. Si va al riposo con il punteggio di 0-1.
Nel secondo tempo cresce l’intensità della partita e l’Olimpus si fa più intraprendente alla ricerca del gol del pareggio. Passano i minuti ma solo al 10’ da un’invenzione di capitan Lisi,
Catrambone si trova a tu per tu con Vecchione e non sbaglia. Pareggio meritato ed Olimpus che continua a crescere e a credere nel ribaltone. Il pareggio non serve a nulla all’Acquedotto che cerca la vittoria e la partita diventa sempre più avvincente. Tutte e due le squadre provano a vincere, si affrontano a viso aperto e creano occasioni da gol a ripetizione sul finale lasciando il pubblico con il fiato sospeso. Il gol potrebbe arrivare da un momento all’altro, ma Vecchione è insuperabile nelle uscite e chiude ogni varco opponendosi a Lisi, Catrambone, Visconti e Sorvillo. Menichelli smanaccia un tiro di Rebe dal limite dell’area. C’è più Olimpus che Acquedotto nel secondo tempo, ma l’Acquedotto ha una Pomposelli strepitosa.
In difesa si prende cura di bomber Catrambone e non le lascia spazio. Sulle ripartenze palla al piede è divina. Tutti in piedi quando, dopo la metà del secondo tempo, se ne va sulla fascia destra, supera due avversarie, guadagna la linea di fondo, supera con una danza a 360° il portiere in uscita e tira in porta, ma c’è Muzi a contrastare. Giocata infruttuosa quindi ai fini del risultato, ma il dio del futsal, ancora incantato da quel lampo di genio, ha voluto premiare la numero 2 a quattrodici secondi dalla fine, facendole arrivare una palla in piena area di rigore, sul piede fatato, nell’ultimo concitato assalto dell’Acquedotto. Arianna non se l’è fatto ripetere due volte ed ha mirato sul palo lontano. Forse avrà chiuso anche gli occhi, subito dopo il tiro, mentre tutti noi li sgranavamo. Una palla stregata che ha viaggiato per attimi interminabili sospesa ad un metro da terra, prima di finire la sua corsa in fondo alla rete, sorprendendo Menichelli. Irrefrenabile la gioia della talentuosa alessandrina che scarica tutta la tensione accumulata in trentanove minuti e 46 secondi, scaraventando il cuore e tutto l’Acquedotto oltre l’ostacolo, in una partita di grande sofferenza e sacrificio.
Nell’atmosfera un po’ magica del natale che inizia a permeare le nostre città, l’incantesimo del PalaOlgiata ci porta a fantasticare, a sfiorare l’ignoto, a pensare che il genio e la poesia debbano di essere premiate, al di la del merito delle squadre, delle occasioni create, dei numeri, della volontà e dell’impegno. Le due squadre si sono equivalse, l’Olimpus ha avuto più palle gol, Arianna Pomposelli ha incantato con una melodia divina ed ha convinto il destino a dare all’Acquedotto almeno altre due opportunità per sognare le final egiht di fine febbraio.A due giornate dalla fine del girone di andata, nel girone B, Olimpus ed Acquedotto sono ancora pienamente in lizza per gli spareggi di Coppa Italia, ma dovranno fare i conti, a distanza, con Futsal CPFM ed il Città di Falconara. Per l’Olimpus è arrivata la terza sconfitta consecutiva nei tre scontri diretti di alta classifica. Tre sconfitte molto differenti tra loro: senza appello quella contro il Montesilvano, combattuta quella con il Futsal CPFM e la beffa contro l’Acquedotto. Dopo un percorso netto durato 7 giornate, la questione-qualificazione si è quindi complicata: nonostante l’attuale terzo posto in coabitazione con il Portos, il margine di vantaggio sulle inseguitrici Acquedotto e Falconara si è ridotto a due punti. Nella prossima partita capitan Lisi e compagne dovranno tornare alla vittoria con l’FB5 e poi sarà necessario rubare almeno un punto alla Lazio nell’ultima giornata.
L’Acquedotto può tirare un sospiro di sollievo: la vittoria sull’Olimpus gli permette di salire a 19 punti e di occupare la quinta posizione in coabitazione con il Città di Falconara. Per ora è fuori dalla Coppa, ma le alessandrine sono le sole che hanno terminato gli scontri diretti. Le ultime due avversarie saranno infatti la Salernitana in casa e la trasferta decisiva a Morrovalle. Indispensabili e possibili i sei punti, necessari ma per ora non sufficienti a garantire nulla. Certo è che ora si può guardare al futuro con più serenità.
di Letizia Costanzi
