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Pontifex ce l’ha duro: inserzioni elettorali per Maroni e anti-femminismo spinto

Creato il 30 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Le inserzioni pubblicitarie della Lega e di Maroni brillano ovunque nel sito Pontifex, che se la prende con la lobby omosessuale che nella Chiesa determinerebbe importanti decisioni (e si arriva a parlare di omoeresia) e continua a difendere don Corsi, il parroco che ha condannato gli abiti succinti perché istigherebbero alla violenza. L’ampio articolo del sito Pontifex.roma è leggibile cliccando qui. Ecco una parte che insiste nella tesi secondo cui gli abiti succinti possono indurre violenza. 30 dicembre 2012 005

Pontifex non ha inneggiato alla morte delle donne, la violenza (lo ribadiamo per qualche giornalista intollerante e totalitario) va sempre bandita e condannata con fermezza e rigore. Non esiste licenza di ammazzare se una donna cammina in una via buia o vestita in modo provocante. Tuttavia, esiste un però. Non siamo in un mondo perfetto e …

… gli istinti sono tali, perché l’uomo di oggi non rispetta più il Vangelo ed è schiavo della carne, purtroppo.

E’ evidente che una bella donna che cammini procacemente di notte, vestita succintamente, in quartieri pericolosi, possa eccitare e, casomai, provocare reazioni ingiustificabili da parte di qualche uomo senza virtù. Le cronache dei nostri giorni sono piene di casi di donne stuprate o violentate, quindi la prudenza non é mai troppa e in quel caso, l’ aggressione poteva essere evitata.

Pensando però ai precedenti storici, si può ricordare che Pontifex ancora una volta vuole ribaltare l’ordinamento giuridico sulla base di valori che appartengono solo a minoranze rumorose.

Pontifex: se vuoi commentare paga un euro!

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Prima degli anni Settanta e dei movimenti femministi, lo stupro era punito dalla legge come atto contro la morale. Grazie al femminismo viene punito più gravemente, come violenza contro la persona.

Ecco la definizione sintetica della Treccani, ad esempio:

stupro Azione volta a costringere un individuo a compiere o subire atti sessuali contro la propria volontà, mediante l’uso della violenza o della minaccia. Sotto la spinta del movimento femminista, a partire dagli anni Settanta del Novecento nella maggioranza degli ordinamenti normativi occid. lo s. non è più considerato reato contro la morale, bensì delitto contro la persona.

Pontifex come al solito vuole cancellare quarant’anni di storia, il Concilio Vaticano II e tornare indietro, ai tempi della messa in latino. Però quando si tratta di politica è ben ancorato al danaro della Lega Nord e della propaganda elettorale di Maroni. Ecco l’articolo 609 bis del Codice penale, dedicato al reato di violenza sessuale:

Violenza sessuale.

Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:

1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto;

2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.

Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi.

Come fanno gli abiti succinti a istigare alla violenza? Susciteranno desiderio, ma la violenza diventa intenzione  e disegno criminoso quando la vittima designata è debole, in stato d’inferiorità fisica. Questa è la violenza. E purtroppo si verifica per la debolezza della donna, non per i suoi abiti, e per una mentalità celodurista cui  Pontifex, guarda un po’, fa propaganda.


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