Ponza quest’ anno fa i conti con la situazione finanziaria globale, e mostra più interesse, per i turisti che scelgono di trascorrere lì le vacanze, e che continuano ad arrivare, nonostante tutto, ma sono molto più attenti di un tempo alle spese. Lo dimostrano le offerte degli alberghi che propongono pacchetti scontati mai visti prima per chi va oltre il fine settimana, le gite in barca a prezzi promozionali, i menù turistici affissi all’esterno di alcuni locali, gli appartamenti con affitti low cost. Perché Ponza, continua comunque ad attrarre vip da mezzo mondo, ma continua anche a essere il luogo del mordi e fuggi, del fine settimana da vivere tra mare e posti meravigliosi da visitare. Oreste Romagnolo, uno degli chef più noti dell’isola, diviso tra il suo ristorante e l’osteria sul corso, afferma: «È difficile, alla crisi si sono aggiunti i provvedimenti del governo legati alla nautica. Può sembrare un paradosso – aggiunge – ma da quattro anni a questa parte di errori ne sono stati commessi tanti e per leccarci le ferite alla fine offriamo una maggiore qualità». Gino Pesce, dell’Acqua Pazza, ribadisce: ”La crisi si sente, gli hotel hanno ancora stanze vuote e il personale è a chiamata: se ci sono clienti lavori, altrimenti nulla.” La concorrenza diventa quasi spietata nelle gite intorno all’isola: «Non riusciamo ad andare avanti – dice Vincenzo Curcio, presidente della cooperativa barcaioli – Gli scafi da diporto non potrebbero portare passeggeri ma lo fanno, a prezzi concorrenziali e fornendo servizi che a noi sono vietati, come il pranzo a bordo. Così siamo stati costretti a fare promozioni».
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