Coltivano principalmente manioca, mais, banane e palme, sebbene oggi molti sono coinvolti nelle piantagioni di cacao e caffè introdotte dai coloni.
Tra gli animali cacciati ai fini alimentari dai Fang vi è anche un tipo di rana (la rana golia, Conraua Goliah), che può giungere ai tre chili, oggi a rischio estinzione.
La loro religione, il sincretismo Bwitri, incentrato sulla figura di una divinità chiamata Mebe'e (è un monoteismo, con una forte presenza di riti legati agli spiriti degli antenati) culto comune in molte altre etnie dell'Africa Occidentale, fu intaccato dall'impatto con i coloni (tedeschi e spagnoli prima e poi francesi), che spinsero il gruppo verso il cristianesimo a partire dalla metà del 1900.
Tra le loro tradizioni e riti vi è quello di conservare cranio e ossa dei defunti (cosa che ha generato il sospetto di cannibalismo) poichè ritengono che nello scheletro si conservano le forze e le energie del morto.
Sono abili artigiani, le loro sculture di legno (maschere e figure antropomorfiche) sono origini e uniche per la perfezione dell'intaglio e la ricchezza della lavorazione.
Per chi vuole approfondire ecco uno studio dell'Università di Lione sulla lingua e la cultura Fang
Ecco alcune opere in legno degli artisti Fang
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