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Popoli d'Africa: Wolof

Creato il 23 ottobre 2012 da Gianfrancodv @Gdv1964

Popoli d'Africa: Wolof

donna wolof, foto dalla rete

L'etnia Wolof rappresenta la popolazione maggioritaria in Senegal con il 43% del totale. I wolof sono presenti anche in Gambia (circa 16% della popolazione) e in Mauritania (meno del 10%). Complessivamente si parla di circa 6 milioni di individui. Il nome sembra derivi da  Lof (ovvero l'area geografica in cui ha avuto origine la popolazione). Waa-lof appunto significa "gente di Lof". I wolof hanno dato origine ad un antico e stabile regno chiamato impero Jolof, con capitale Linguere, che da metà del 1300 al 1890, ha dominato sulla stessa area attuale, ovvero quella degli odierni Senegal e Gambia. Solo nel periodo 1870-1890 l'impero si è dissolto grazie (o per colpa) all'avvento dei colonizzatori francesi.
Tradizionalmente agricoltori (coltivano miglio, sorgo e arachidi), sono diventati poi abili commercianti. Tra le "merce" trattate nel passato vi erano anche gli schiavi.

Popoli d'Africa: Wolof

L'area dei wolof

Parlano la lingua wolof, lingua atlantica della grande famiglia delle lingue del Niger-Congo che a partire dal XVIII secolo si inizia, grazie ai primi esploratori, a scrivere (con i caratteri romani, sebbene alcuni vecchi lo scrivano ancora con caratteri arabi). Il Wolof è oggi una sorta di lingua franca in Senegal, a fianco del francese, che rappresenta la lingua ufficiale.
La maggioranza dei wolof è di religione mussulmana sunnita, la cui conversione è iniziata già intorno all'XI secolo. Tra di loro è molto diffuso il sufismo.Nonostante una antica storia con l'islam, quella dei wolofi resta una società libera, poco influenzata nei comportamenti soprattutto verso le donne. La poligamia è di fatto scomparsa nelle giovani generazioni.
Popolo fiero, dai portamenti regali (le donne sono ammirate per la loro eleganza) sono conosciuti per la loro ospitalità (teranga) che è al centro della loro cultura.

Popoli d'Africa: Wolof

Tipici cesti wolof

Tradizionalmente sono divisi in tre "caste" (oggi nelle città queste divisioni sono pressoché scomparse): i nati liberi, i discendenti degli schiavi e gli artigiani (sono conosciuti in tutta l'area per i loro lavori con il ferro, l'oro e l'argento). Le donne intrecciano dei magnifici cesti, molto ricercati per la precisione del lavoro. I primi sono al vertice della scala gerarchica e guidano spesso i villaggi.
Come accade per altri popoli del West Africa, la tradizione orale dei wolof è raccolta e tramandata dai griot, una sorta di cantastorie e musicisti, che da secoli e attraverso l'eredità familiare consentono di conservare una cultura altrimenti a rischio di estinzione.

Oggi l'etnia wolof svolge un ruolo chiave nel Senegal moderno, sia sotto il profilo politico, che culturale ed economico.

Ecco il link a Janga Wolof, un blog sulla linguea (e sulla cultura) wolof.


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