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Porcellum, Mattarellum, mozione Giachetti, e "nota a verbale"

Creato il 30 maggio 2013 da Tafanus

TafanusIeri si è verificato di colpo un avvenimento che cancella quasi completamente il buono che c'era stato lunedì, coi risultati elettorali disastrosi per altri, e confortanti per il centro-sinistra.

Ieri si è verificato il ritorno al CSX che vota contro Prodi, e alla vetero-DC di Enrico Letta, sempre più tendente ad incollarsi col culo alla poltrona. Fino a quando, amico? cosa pensi di poter ancora sopportare, prima che il PD sprofondi di nuovo, trascinando in basso tutto il CSX?

Dunque, ieri l'ex radicale ed attuale renziano Giachetti ha presentato una mozione che impegnava il governo a cancellare il Porcellum e a ritornare "per defalut" al Mattarellum", just in case, per una ragione delle tante che volteggiano a mezz'aria, ci dovesse essere una crisi di governo.

E' esattamente ciò che chiediamo con insistenza maniacale fin dall'inizio dell'ammucchiata, tanto da scrivere fiumi di parole per invocare dal PD questo atto-salvavita. Se si dovesse tornare a votare, almeno che lo si faccia con una legge elettorale meno ignobile del Porcellum. E poco mi importa che a produrre la mozione sia stato Giachetti. Non amo i radicali e non amo i renziani, ma la mozione Giachetti è da sempre la mia proposta.

Invece sembra che Enrico Letta, in puro stile democristiano, abbia capito perfettamente che sulla legge elettorale piò cadere il governo del chupa-chupa, e con esso l'agognata poltrona da premier.

La soluzone? Quella di subordinare la legge elettorale alle "riforme costituzionali", quest'araba fenice di cui si parla da mille anni. Ieri la mozione Giachetti è stata fucilata alla Camera, dal "fuoco amico" del PD, e votata da SEL e M5S, che in questo momento sentono l'odore del sangue.

Il PD si ravveda, e alla svelta. Riproponga la mozione Giachetti, questa volta sotto forma di decreto. Che Napolitano lo voglia o non lo voglia. Un governo con Nitto Palma deve durare giusto il tempo per cancellare il Porcellum e tornare al voto, pena l'inizio di un penoso, insulso galleggiamento in puro stile "Mario Monti".

Noi e il PdL non abbiamo niente su cui poter essere d'accordo. Dall'IMU alla legge elettorale, dalla patrimoniale al finanziamento delle scuole confessionali, dalla giustizia a favore dei ladri a quella contro i magistrati, dalla libertà di stampa ai temi etici. Siamo su due sponde opposte di un fiume non attraversabile.

The sooner, the better. Facciamolo noi, prima che sia ciò che resta dell'elettorato ad imporcelo. Ammesso che continuando così possa esserci ancora un elettorato. Tafanus

 


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