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Porco Bosone!

Creato il 04 luglio 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Porco Bosone!
Il signor Peter Higgs è in lacrime. Come mai? E' commosso e ne ha ben donde:
È stata provata l’esistenza del bosone.
No, non è un roditore della famiglia dei castoridi: il bosone è "la particella di Dio". Anzi, per Margherita Hack, è Dio
Dunque hanno scoperto Dio? Ma quello non l’avevano già inventato gli egiziani? O forse erano i sumeri. Poi l’hanno perfezionato un po’ tutti. Gli ebrei ne fecero una macchina infallibile. I cristiani lo fecero addirittura a nostra immagine e somiglianza. Eppure mancava qualcosa. Si. Per essere adatto alla contemporaneità doveva essere portatile, come un pc. E allora cosa c’è di meglio di una particella? La potresti anche infilare dentro ad una pennetta. Anzi, è lei che ha creato le pennette! Perché il bosone ha creato tutto, o meglio grazie al bosone tutto può avere materia, dunque anche le pennette, comprese quelle al salmone. E che il bosone mi fulmini se il bosone non ha inventato anche i salmoni!!
Riprendo la spiegazione così come l’ho letta sul corriere della sera: “Il bosone di Higgs è importante perché è la particella che garantisce la massa a tutte le altre particelle subatomiche della materia della quale anche noi siamo formati”. E minchia! Più di così che volete? Insomma, gli esperimenti che davano la caccia alla famosa “particella di Dio”, di cui Higgs aveva già parlato 50 anni fa, e per la cui scoperta  è  ora in odore di nobel ,  esiste, ed è stata catturata finalmente senza alcun dubbio nel superacceleratore Lhc del Cern di Ginevra. Beh…se non ti danno il nobel neanche quando scopri Dio, allora uno che si deve inventare?
E poi sono soddisfazioni, vuoi mettere? Adesso si potrà bestemmiare senza scomodare testi sacri e ire divine. Le particelle non ti dicono mica: " non nominare il Bosone invano!", oppure: " non avrai altro Bosone tranne me!". In fondo, lo ripeto, è un fatto di praticità. Una particella è molto meno ingombrante di Dio. 
Io, intanto, ripenso a quel meraviglioso libro che è Solaris di Stanislaw Lem, e a quel passo in cui uno degli astronauti  smonta lo psicologo Kelvin, cioè il protagonista, e fa sprofondare il lettore nei ghiacciai dello scetticismo cosmico : “ Siamo umanitari e nobili, non abbiamo intenzione di conquistare altre razze, vogliamo solo trasmettere i nostri valori e in cambio impadronirci del loro patrimonio. Ci crediamo cavalieri dell’ordine del Santo Contatto. Questa è una bugia. Noi cerchiamo solo l’uomo. Non abbiamo bisogno di altri mondi, abbiamo bisogno di specchi.
Ecco cosa siamo: degli illusi. Pensiamo di vedere la madonna e abbiamo appena visto solo i nostri feticci, le nostre mutande sporche. Eccola la madonna di questi scienziati: Il bosone. 
La domanda è ancora la stessa che si poneva Stanislaw Lem: perché frugare dentro all’universo se non abbiamo neanche capito cosa c’è in fondo a noi stessi?

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