Porta Nuova di Milano, 100% agli emiri del Qatar

Creato il 07 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

A soli due mesi dall’Expo, il gruppo arabo Qatar Holding LLC, interamente controllato da Qatar by CrossBrowser"> by CrossBrowser"> by CrossBrowser">investment Authority, ha acquistato il restante 60% del progetto Porta Nuova di Milano. L’area che già comprende la torre Unicredit ideata dall’architetto argentino Cesar Pelli e il Bosco verticale progettato dallo studio Boeri. Si tratta di un valore di mercato stimato in una cifra che supera i due miliardi di euro.Già a maggio del 2013 la Qatar Holding aveva acquistato una quota pari al 40% nel progetto di sviluppo imobiliare del cuore di Milano.

Secondo Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines sgr e colui che continuerà a gestire i fondi di investimento proprietari di Porta Nuova, nessuno ha guadagnato meno del 30% rispetto a quanto investito inizialmente dieci anni fa, con una media annuale del 5-6%.

Il fondo emirino subentra, quindi, agli investitori iniziali: Hines, Unipol Sai, i fondi Mhrec, Coima (della famiglia Catella), Hicof e Galotti. La Qatar Holding è un’istituzione attiva negli by CrossBrowser"> by CrossBrowser"> by CrossBrowser">investimenti a livello globale, ed è un partner privilegiato sia dagli investitori sia dai finanziatori. Tra le sue principali partecipazioni, compaiono: la Barclays Bank plc britannica, l’Agricultural Bank of China, la Hassad Food Company, il gruppo Harrods, la Porsche, il Banco Santander Brasil, la Volkswagen AG, la Banca nazionale del Qatar, la borsa del Qatar, la Qatar telecom e l’Iberdrola SA spagnola.

Il Qatar possiede anche in Italia il Fuor Seasons di Firenze, gli uffici di Credit Suisse a Milano e gli hotel di Costa Smeralda acquistati da Tom Barrack a 13 milioni di euro. Inoltre, la Qatar Hospitality, società posseduta al 100% dagli Al Thani, famiglia reale di Doha, aveva acquistato nel 2011 l’hotel Gallia a Milano, ristrutturandolo completamente.

Secondo alcuni politici, il prossimo obiettivo degli emiri potrebbe essere il progetto di Porta Vittoria, su cui grava già un debito di 280 milioni di euro oppure la costruzione di una nuova moschea a Milano.

Tags:emiri,investimenti,ManfrediCatella,PortaNuova,Qatar Holding

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