Carattere particolare anzi particolarissimo. Pensa di essere la prima giornalista in Italia ma la sua veemenza nella conduzione delle trasmissioni la fanno criticare anche dai propri colleghi del “partito” rosso anti Berlusconi.
La trasmissione “Robinson” è stato un disastro, il suo contributo a “Servizio Pubblico” pure da cui poi se ne andata pare volontariamente. Ora la bionda perfettina cerca un posticino in viale Mazzini, ma rischia di fare la fine di Lerner.
Da Libero – Flop continuo – Ma sulla testa della Costamagna pesano numerosi flop. Dopo l’esaltante parentesi antiCav consumata nello studio di Annozero, l’ultimo talk del “teletribuno” in onda sulla Rai, la Costamagna ha tentato la strada in solitaria. L’ultima trasmissione su Rai 3 (Robinson, prime time ) è stata un flop. L’addio a La7 dove conduceva In onda con Luca Telese è stato un altro disastro. Poi è arrivata anche la brusca interruzione della collaborazione con Santoro. Nello studio di Servizio Pubblico, la sera del 10 gennaio quando il Cav è entrato nell’arena rossa di Santoro e Travaglio, anche la Costamagna è rimasta sotto i colpi di Silvio che sfoderò una prestazione scenica degna del miglior Berlusconi del ’94. Dopo quel flop professionale, la Costamagna accusò Santoro di aver tenuto il freno a mano tirato durante la puntata con il Cav. Per quelle polemiche la Costamagna lasciò Servizio Pubblico e da allora, da gennaio cerca “casa”.
Come Lerner – Ora avrebbe bussato in viale Mazzini. Ma non è detto che le sue richieste vengano ascoltate. Il vento è cambiato. Sia a La7 che in viale Mazzini. Ora si fa più attenzione agli ascolti e soprattutto ai costi. Cairo ha trovato posto a La7 anche a Rita Dalla Chiesa. Ma la Costamagna sembra destinata a raggiungere Gad Lerner nell’inferno dell’anonimato. Gli anti-Cav integralisti non tirano più. (I.S.)
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