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Portello Pulp, di Simone Marzini

Creato il 08 ottobre 2013 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

da Fralerighe Crime n. 6

Portello Pulp, di Simone Marzini
Portello Pulp (Edizioni La Gru – Collana Corto Circuito, 9€) è il romanzo d’esordio di Simone Marzini.
Le vicende del romanzo ruotano intorno a un quartiere degradato di Padova, il Portello, appunto, e alla gente che ci vive: per lo più poveracci pazzoidi che vivono alla giornata.

Proprio come Carlo Benzina, che tira avanti senza pensare al domani fin quando non incappa in un problema: dei pusher nordafricani hanno nascosto la droga nella sua cassetta delle lettere, e adesso è scomparsa.

Carlo non l’ha presa, ma ai tre spacciatori non importa: vogliono gli schei, i soldi. Benzina non è il solo protagonista di questo romanzo: ci sono i suoi amici, Rambo e Pacciani, esaltato e armato il primo, erotomane innamorato di una prostituta il secondo; un circense kosovaro in cerca di una nuova vita; degli anarchici animalisti con una missione da portare a termine e tutta una serie di personaggi folli ed esilaranti, ma evidentemente basati su una realtà sgangherata tutt’altro che divertente.

Lo stile di Marzini è scorrevole e divertente, delirante e grottesco. L’autore si diverte a prendere elementi del reale e a spingerli all’inverosimile, alternando le diverse storie con un montaggio serrato. Ne viene fuori un romanzo accelerato e coinvolgente, capace di far sorridere e ridere ma anche pensare, alla fine.

Nel romanzo dell’autore padovano, l’ironia appare come ultima arma per difendersi dal non senso del quotidiano, dalla realtà assurda e illogica di un’Italia caotica e alla deriva.
Per dirla in modo pulp, Marzini cerca di tirare fuori del cioccolato dalla merda di tutti i giorni. Ci riesce a pieno, ma alla fine, quando il romanzo si conclude, un vago retrogusto di escrementi si fa sentire, e fa pensare.

Nel complesso una lettura consigliata, sboccata e divertente, veloce e priva di qualsiasi passaggio farraginoso. Capace anche di far pensare (ma non quanto romanzi più “impegnati”, questo va precisato) senza farlo pesare.

Voto: 8 e mezzo.

Aniello Troiano



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