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Porti fluviali, se li riprende la Regione per sfruttarli

Creato il 30 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Quando gestiscono gli enti locali, ci sono speranze di veder avvicinarsi servizi e opportunità al territorio, quando invece la gestione si allontana la questione si fa imbarazzante. La Regione aveva ceduto i porti alle Province e alle Aipo e adesso che dai dati disponibili si nota un miglioramento la Regione li cannibalizza. La distruzione populista delle Province a che serve? A gestir male da lontano? Il Pd si scalda. Incoraggiamo il compagno Alloni a battersi, che non si stanchi, è vietato! Le Province, personalmente, dovevano restare. Devono migliorare le leggi, non diminuire gli enti. E soprattutto migliori la classe politica e anche quella imprenditoriale.tramonto provinciale

Porti fluviali
ALLONI (PD): “GESTIONE DI NUOVO IN MANO ALLA REGIONE NONOSTANTE I BUONI RISULTATI. DAREMO BATTAGLIA”

 

“I porti di Cremona e Mantova e il trasporto fluviale lungo il Po non hanno mai funzionato così bene come dal momento in cui, a fine 2006, Regione Lombardia ne aveva dato in mano la gestione a Province e Aipo. Eppure, oggi, con la legge che si chiama di razionalizzazione, la Regione vuole riprendersi l’oneroso compito di gestire i due scali. Non ne capiamo il motivo e la consideriamo una complicazione, più che una semplificazione, e una perdita di competitività”, è diretto Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, dopo il voto contrario, in V Commissione Territorio, del pdl 154, quello che recita ‘Disposizione per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale’.

“È un provvedimento omnibus che mette insieme la modifica di 26 leggi e più di 200 articoli diversi – spiega Alloni –. E tra questi c’è anche l’attribuzione alla Regione delle funzioni e delle attività della soppressa Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e di Mantova, già conferite alle Province con la legge regionale 27 dicembre 2006. Ma non si capisce perché la Regione si riprende in mano questo compito, tra l’altro con la prospettiva di un commissariamento prima e di un soggetto terzo cui affidarlo poi”.

Per Alloni se “il pdl 154 ha come obiettivo la razionalizzazione e la sburocratizzazione, in questo caso fa delle scelte che non hanno né capo né coda e tra l’altro sono tutt’altro che a costo zero per la Regione. E anche se la giustificazione fosse che le Province stanno per scomparire e la Regione dovrà preoccuparsi di ridistribuire le loro funzioni, non si capisce perché farlo in questo modo e non attendere una legge organica di riorganizzazione di questi enti”.

In aggiunta a ciò, proprio nella seduta di oggi, la Commissione Territorio ha ascoltato l’Associazione culturale International Propeller Clubs di Mantova che promuove l’incontro e le relazioni tra persone che gravitano nei trasporti marittimi: “Ci hanno detto che da quando i due porti sono gestiti dalle rispettive Province sono aumentate le merci trasportate via fiume e il sistema non ha mai funzionato così bene lungo il Po”, fa presente il consigliere Pd.

Il parere al testo è, comunque, passato, “anche se non tutti nella maggioranza erano d’accordo. Ora aspetteremo che arrivi in II Commissione Affari istituzionali che ha l’ultima parola, e lì presenteremo un emendamento che chiede di abrogare l’articolo 30, quello che stabilisce l’attribuzione alla Regione. Se non servirà a nulla, daremo battaglia e porteremo avanti la nostra proposta anche nella seduta di Consiglio in cui se ne discuterà, fissata per il 17 giugno”.

Milano, 29 maggio 2014


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