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Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere alla domanda “Si può viaggiare e scoprire il mondo senza utilizzare il denaro?”. Ci hanno provato, con ottimi risultati, Barbara Perrone, lifestyle travel blogger & social media addicted di tangibiliemozioni.it e Davide Tiezzi travel blogger & soul photographer. Il loro format Travel & Swap è già alla terza edizione che li ha visti viaggiatori in terra lusitana dal 26 Ottobre al 6 Novembre 2014.
Al Kiss the Cook, alle prese con Bolinhas de Almeira con purè di mele caramellate
Raccontano Barbara e Davide “l’idea iniziale è nata dopo il successo del primo baratto sperimentato durante l’estate 2012 in Toscana, per giungere nel Settembre 2013 alla prima edizione di un vero e proprio format Travel&Swap. Viaggiare con stile barattando declinato con l’utilizzo dell’immancabile hastag in #malesiaswap per la prima edizione e in #osloswap nella seconda edizione.”
Grazie a questo mio piccolo ed accogliente salotto virtuale ho avuto la possibilità di conoscere personalmente Barbare e Davide. Li ho accompagnati alla scoperta di una piccola, ma interessante, realtà del mondo del design portoghese, deambulando nel quartiere di Príncipe Real.
Foto: Davide Tiezzi
Eccoci in un selfie-hashtag presso Entretanto, dopo avergli fatto conoscere la neomarca portoghese Saccus di Paulo Jorge Pereira e Daniel Guimarães (leggi).
Seduti a tavolino abbiamo conversato molto e, grazie alla passione che trasmette Barbara, ho capito molto di più sul loro progetto. Un’iniziativa lodevole che racconta un nuovo modo di fare comunicazione territoriale. Obiettivo del progetto, oltre che far conoscere un nuovo modo di viaggiare, è anche quello di creare uno spirito di condivisione e conoscenza tra culture differenti (#soulsharing).
Ovviamente ho colto l’occasione per porre alcune domande.
Perchè dopo 18 anni come viaggiatori convenzionali era giunto per noi il tempo di interrogarsi, riflettere e testare nuovi modi di viaggiare. Una nuova strada, non facile era quella del baratto, ma ad una condizione: il viaggio doveva rispecchiare il nostro modo di viaggiare. Strutture di charme, luoghi speciali, storie da raccontare insomma non volevamo associare l’idea del baratto a qualcosa di lowcost. Da qui il nome – Travel & Swap. Viaggiare con stile barattando. Di certo è stata ed è una sfida, in primis verso se stessi, perchè ogni volta in ogni progetto si ricomincia da zero. Questo ti porta ad interrogarti sulle modalità espositive, ideative e creative. Insomma la determinazione è fondale ma quanto parte un progetto ogni sforzo e difficoltà è ampiamente ricompensato.1- Barbara perché “viaggiare barattando”?
L’idea di quello che poi si è rivelato essere un vero e proprio format di narrazione di viaggio, ossia Travel & Swap. Viaggiare con stile barattando, è nato quasi per gioco nell’estate 2012 quando proposi a delle strutture ricettive speciali in Toscana – Agriturismo Sant’Egle e La Ripolina – di tenere un workshop di furoshiki per tutti gli ospiti. L’idea era quella di coinvolgere e stimolare un’esperienza nuova in cambio dell’ospitalità di una notte. A seguito di quella prima esperienza e delle maturate riflessioni, che ne sono nate hanno dato vita ad un vero e proprio format di viaggio e comunicazione, che edizione dopo edizione cresce e coinvolge sempre di più. Quello che possiamo affermare con certezza, giunti alla terza edizione in un anno, è che questa forma di viaggio va al di là della conoscenza di musei, monumenti e chiese, ma ci permette di entrare nel cuore di una cultura e della vita reale di un luogo. Dopo ogni ritorno a casa non ci portiamo solo nuove esperienze e riflessioni, ma nuovi amici. Inoltre il nostro modo di viaggiare non è mai autoreferenziale, ma coinvogliamo partners e bloggers in linea con lo spirito del progetto. Insomma tutto deve essere circolare.2- Perché e come ti è sorta questa idea?
Il concetto del baratto è già affermato per chi ha una visione internazionale, si pensi al couchsurfing, homexchange o a siti come la settimanadelbaratto, di certo c’è voglia di interagire con le persone, scoprire le storie che ci sono dietro e perchè no, prendere ispirazione. Chi abbraccia questo tipo di interesse, va oltre il rapporto “cliente-fornitore; pago-pretendo”, anzi spesso le chiacchiere con la proprietà davanti ad un caffè generano nuovi spunti ed idee ed è quello che io chiamo soulsharing.3- Secondo te può prendere piede questa forma di turismo? Quali possono essere le conseguenze – positive e/o negative – a livello economico/sociale?
Perché il baratto non è un modo di non pagare, ma è un modo di donare, di mettersi in ascolto e di crescere come persona. Se si è una persona aperta e sinergica, si può provare. Avvertenze: non è facile, ma tentar non nuoce!4- Perché dovremmo “viaggiare barattando”?
Per ora ci gustiamo il ritorno, l’energia e l’entusiasmo che ci ha lasciato #portogalloswap, che tutto ci è sembrato fuorchè triste, malinconico e decadente così come ci avevano raccontato prima della nostra partenza. Per le prossime mete abbiamo varie destinazioni, ma prima di scegliere la prossima dobbiamo capire qual è quella dall’animo più aperto e disposta non solo ad accoglierci, ma anche a raccontarsi!5- Quale sarà la meta della 4ª edizione?
Volete conoscere meglio Barbara che attraverso tangibiliemozioni.it, racconta e condivide idee, progetti ed interviste affiancata, nella ricerca di emozioni, da Davide? Allora non perdetevi l’evento PORTOGALLOSWAP il 12 novembre 2014 presso l’Open Milano alle 18:30.
Open. More than books
viale Montenero 6, Milano.
Seguirà un “aperitivo portoghese” firmato dall’avvocuoca Anna Patruno.
http://www.tangibiliemozioni.it