Portulaca
La portulaca è una pianta succulenta e infestante, dai fiori molto decorativi. E’ chiamata comunemente Porcellana, mentre il suo nome scientifico è Portulaca oleracea; la parola “portulaca” deriva dal latino “portula”, che significa “piccola porta”, in riferimento ai frutti di questa pianta che sono capsule che presentano un coperchietto, che si apre come se fosse una piccola porta; “oleracea” significa “verdura”. Questa pianta appartiene al genere Portulaca, che comprende circa 200 specie, e alla famiglia delle Portulacaceae. E’ originaria della’America del sud, dell’Asia e dell’Africa. In Italia è abbastanza diffusa, soprattutto nelle regioni meridionali. E’ utilizzata per creare bordure e aiuole nei giardini, oppure può essere coltivata in vaso e posta su balconi e terrazze. La portulaca può avere un portamento eretto o prostrato; ha fusti e foglie carnosi, le foglie possono essere piatte o cilindriche, sono di colore verde chiaro e presentano un ciuffo di peli alla base; i fiori sono numerosi, hanno petali dall’aspetto stropicciato e possono essere di vari colori, gialli, rosa, rossi, bianchi; i frutti sono capsule che contengono molti semi.Ambiente ed esposizione
La portulaca ha bisogno di molta luce; si consiglia di porla in un luogo luminoso, alla luce diretta del sole, in questo modo si garantirà alla pianta una fioritura abbondante; è possibile anche posizionarla in semi-ombra, ma in questo caso si avrà una fioritura più scarsa. Sopporta abbastanza bene il caldo, ma non tollera le basse temperature; già con i primi freddi autunnali comincia a deperire, si consiglia, quindi, di posizionarla in un luogo caldo e riparato.
Terreno
Le portulache non necessitano di un terreno particolare, si adattano bene a qualsiasi tipo di substrato; è preferibile, però, utilizzare un terreno fertile, formato da terra e torba, con l’aggiunta di sabbia, che favorisce il drenaggio dell’acqua.
Messa a dimora e rinvaso
La messa a dimora delle portulache va eseguita nei mesi di aprile-maggio. Si estrae la pianta dal suo contenitore e si elimina la terra in eccesso dalle radici, facendo attenzione a non danneggiarle; si scava una buca profonda circa il doppio della lunghezza delle radici e vi si colloca la pianta delicatamente; si copre la buca con la terra, si comprime e infine si annaffia abbondantemente. Il rinvaso va effettuato in primavera, quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere la portulaca; si consiglia di usare un vaso leggermente più grande del precedente, e preferibilmente di terracotta, che fa respirare la pianta.
Annaffiature
La portulaca va annaffiata regolarmente, ma non in modo eccessivo; si consiglia di irrigare con acqua a temperatura ambiente, senza inzuppare il terreno, ma mantenendolo umido; sono da evitare i ristagni d’acqua che potrebbero provocare danni alla pianta.
Concimazione
La concimazione di queste piante va effettuata da aprile a settembre; si consiglia di somministrare alla pianta del concime per piante da fiori, che va diluito nell’acqua delle annaffiature; il trattamento va ripetuto ogni 15-20 giorni.
Riproduzione
La riproduzione della portulaca avviene per seme; la semina va effettuata dalla fine di febbraio all’inizio di marzo; i semi vanno posti in un contenitore con terra e sabbia, ad una temperatura di circa 15 gradi, e coperti da un telo di plastica; quando i semi saranno germogliati si potrà togliere il telo di plastica e aumentare la luce; le nuove piantine dovranno irrobustirsi e a maggio potranno essere messe a dimora. La semina può essere effettuata anche nei mesi di aprile-maggio, direttamente a dimora.
Potatura
La portulaca in genere non ha bisogno di potatura; è sufficiente eliminare le parti danneggiate e i fiori appassiti. Si consiglia di effettuare queste operazioni con forbici o coltelli affilati e puliti, in modo da non creare danni alla pianta ed evitare infezioni.
Fioritura
La portulaca fiorisce a fine maggio, inizio giugno; la fioritura è abbondante, i fiori hanno petali dall’aspetto stropicciato e possono essere di vari colori, gialli, rosa, rossi, bianchi; sono molto decorativi e una loro particolarità è che si chiudono di notte.
Malattie e parassiti
Le portulache sono abbastanza resistenti alle malattie e ai parassiti. Possono essere attaccate dagli afidi, che danneggiano fusti e foglie; in questo caso si può intervenire lavando la pianta con una spugna, in modo da eliminare i parassiti manualmente; in caso di infestazione grave si consiglia di utilizzare un antiparassitario specifico.
Vendita
Prima di comprare le portulache si consiglia di osservare attentamente la pianta, per verificare che non ci siano parassiti e parti secche o danneggiate; sono da acquistare piante sane e rigogliose, che abbiano un’abbondante fioritura e dei colori brillanti.
Specie
Oltre a Portulaca oleracea, che è la portulaca più coltivata, altre specie note sono: Portulaca grandiflora, che può raggiungere un’altezza di 15-20 cm, ha fusti rossastri, semi-prostrati, foglie cilindriche di colore verde chiaro e fiori dai petali lucidi, di colore giallo, rosso, porpora; Portulaca sativa, detta anche Portulaca dorata, che presenta foglie larghe e fiori gialli ed è la specie commestibile più apprezzata.
Curiosità
La portulaca è commestibile; le foglie possono essere mangiate crude o cotte, consumate in insalata e usate nella preparazione di minestre, oppure conservate sottaceto. Ha anche proprietà mediche, è febbrifuga, tonica, diuretica e depurativa.
