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Post amministrative 2015, Pellicini bis: “Ma quale continuità? Su Luino si abbatte un ciclone rosa”

Creato il 05 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Un articolo di Valentina Bolis - La chiamavano continuità. Così dottissimi politologi locali hanno definito l’esito delle recenti elezioni amministrative a Luino.

Comune di Luino (settemuse.it)

Comune di Luino (settemuse.it)

Perché – va da sé – elezione che vai analisi politica che trovi. Ma questa “originalissima” definizione non convince. L’indiscusso risultato delle elezioni amministrative ha certamente premiato il lavoro di Andrea Pellicini, il “sindaco gentile”, e del suo team che hanno sbaragliato la concorrenza (rappresentata per la parte che conta da due avversari “fedifraghi”) con un risultato bulgaro. Merito senza dubbio di una bella campagna elettorale in cui il rieletto non ha sbagliato nulla: quel poco di snobismo che serve per non cadere nelle avversarie provocazioni e quel tanto di pragmatismo che, in egual modo, serve per rivendicare risultati e rilanciare nuovi obiettivi e “nuove frontiere”.

Ma altro che continuità! Innanzitutto, il Pellicini bis perde due pezzi importanti – un vicesindaco e un assessore della sua prima giunta – che hanno volontariamente deciso di abbandonare la nave per tentare l’assalto a quello che fino a poche settimane prima era il loro vascello. Poi, una ventata di rinnovamento grazie al significativo risultato della parte femminile della sua lista. Donne che non solo ci hanno messo la faccia, ma energia, carisma e competenza. Caratteristiche che intelligentemente Pellicini ha saputo valorizzare durante la campagna elettorale, evitando la trita “campagna WWF” a tutela di una specie protetta, quella della donna in politica. Scampata la retorica della “quota rosa” a tutti i costi, il dato interessante è l’ottimo risultato ottenuto dalla “miss preferenze” Laura Frulli, ma anche dalle veterane Alessandra Miglio, Simona Ronchi, Caterina Franzetti e Giovanna Ballinari.

Dando uno sguardo fuori dall’orto di Pellicini, da notare altri altrettanto brillanti risultati ottenuti anche da candidate provenienti da due rioni che sono sempre stati il “tallone di Achille” di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni a Palazzo Crivelli Serbelloni: Enrica Nogara, apprezzata insegnante della frazione di Voldomino, e della neofita della politica Michela Guelli, architetto di Creva, che al momento non pare però in predicato di entrare in Consiglio, a meno un sorprendente passo indietro da parte di qualcuno. Così come, per l’altra lista concorrente, da evidenziare anche il risultato di Maria Luisa Eberli, medico di Germignaga che ha ottenuto il più elevato numero di preferenze delle donne della sua lista.

L’augurio è che questo gruppo di donne capaci e in gamba, sappiano fare squadra e stare insieme, superando la mentalità dei recinti di lista o ancor peggio di partito, rifuggendo logiche pettegole e di cortile. Il ciclone rosa su Luino si è scatenato: un mix di creatività e capacità di fare deve portare quello shock che non guasterebbe alla città di Chiara e Sereni.

Le donne ingranino la quinta per Luino. Il loro buonsenso ci stupirà. In barba a questa noiosissima continuità di cui, francamente, nessuno sente il bisogno.


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