In questa estate poco estiva, ho la fissa delle camminate in montagna. Niente mare, niente abbronzatura (ma tanto non si sono abbronzati neanche i forzati della spiaggia, questa volta), ma scarponcini e zainetto e via. Poca gente, aria cristallina, prati verdi e quelle cose lì. Sto invecchiando, però mi piace. Per non dimenticarmi gli itinerari, e per avere nuove idee, vorrei condividerli con voi, in questo post aperto che è un work in progress costante.
Bardonecchia
Da Pian del Colle al Rifugio Re Magi – 1h e 30 - facile
www.iremagi.it
VAL PELLICE
Da Villanova al Rifugio Jervis – 1h e 30 - facile
In circa un’oretta e mezza sarte arrivati all’ampia Conca del Prà: fermatevi pure un momento a godervi il panorama, il torrente e le mucche, ma soprattutto godetevi il pranzo in rifugio! Il menu prevede affettati, polenta concia/con salsiccia/con spezzatino e dolce a 15 euro! Meglio prenotare, perché è spesso affollato, e meglio mangiare fuori, con vista sulla conca. Aspettatevi parecchia gente, visto che – purtroppo – è possibile arrivare anche in auto, e un’accoglienza non proprio con i guanti bianchi.
Nota storica: Willy Jervis, a cui è intitolato questo rifugio e un altro a Ceresole, fu ingegnere alla Olivetti, alpinista e partigiano. Di origini valdesi, ma nato a Napoli per puro caso, si unì alla Resistenza sfruttando le sue doti di scalatore per accompagnare profughi in Svizzera. Catturato dai nazifascisti, fu torturato e infine fucilato a Villar Pellice nell’estate del ’44. Olivetti si offri di mantenere la sua famiglia, considerando il suo dipendente “caduto sul lavoro”.