Magazine Diario personale
Credo per 2 motivi:
1. sapeva che mi sarebbe piaciuto davvero tanto, e non aveva voglia di lasciarlo inutilizzato in un angolo per un altro mese e mezzo;
2. piaceva tanto anche a lui. Ne è la prova che al momento è più "pieno" di cose sue che mie.
Ma non importa; sto recuperando!
Dunque dicevo il regalo per il mio compleanno è stato il Kindle!
Per chi non lo sapesse è un e-reader per leggere libri in formato digitale.
Casa nostra, o meglio, i risicati spazi di casa nostra che io mi ostino a riempire di libri, ringraziano cordialmente.
Ecco il mio Kindle lo adoro, ne è la prova che lo chiamo per nome enon per la sua funzione (cosa che succede per quasi tutte le cose elettroniche in casa).
Lo schermo fa un'effetto carta stampata che mi lasca senza parole, manca solo il modello che rilascia il profumo da "libro nuovo".
Comunque ora sono alla ricerca di titoli da scaricare.
L'altra cosa che si merita il nome è il mio Galaxy. Lo ho già detto che amo il mio telefono?
Qui ci vuole una breve storia personale della telefonia.
Fine anni '90:
Quanto i cellulari hanno iniziato ad affacciarsi nel mondo di noi comuni mortali, io li consideravo 'na schifezza. Mai e poi mai mi sarei comprata una di quelle cose medio borghesi che facevano tanto figlia di papà.
Ricordo un mio compagno di classe in (4-5 superiore) che si è assentato dalla classe perchè il suo cellulare stava suonando. Ecco. Mi sono vergognata per lui.
Poi ho iniziato a uscire in macchina la sera, e mio padre, possessore di un cellulare che usava per lavoro, mi lasciava il suo "perchè non si sa mai" era nascosto nella borsa. Mai e poi mai lo avrei mostrato ad anima viva.
Passano i mesi.
Piano piano sempre più amici iniziavano ad usare i cellulari. Finchè un giorno, sono capitolata e, il mio ragazzo di allora, mi ha prestato il sul vecchio cellulare.
Ecco, non so come descriverlo; era una cabina telefonica portatile dentro cui Superman avrebbe potuto cambiarsi senza grossi problemi di spazio.
Grosso come un pacchetto di pannolini formato convenienza, pesante come una batteria di pentole; aveva una caratteristica tutta sua, sullo schermo non compariva la scritta "I Omnitel" come nei cellulari suoi amici, Sul suo schermo appariva "I Ominitel" che compagnia telefonica fosse rimane tutt'oggi un mistero.
Da li si sono susseguiti una serie di cellulari (2? forse 3? fino ad arrivare al mio 3310!
Ecco il 3310 non era un cellulare. Era il mio 3310. Lo amavo talmente tanto che ancora oggi è conservato a casa della nonna e talvolta viene usato dalla Tiranna per giocare.
Con la sua Cover intercambiabile (la mia era azzurra) rappresentava il cellulare per eccellenza.
Era pressoché indistruttibile, mi è caduto per terra, volato dalla finestra, è finito in una pozza d'acqua delle dimensioni di un piccolo stagno e non ha mai dato segni di cedimento.
Immagino che avrei potuto usarlo come martello, se mai nella mia vita avessi mai avuto occasione di usare un martello.
Quelli a seguire, sono stati solo semplici "cellulari" finchè nelle mie mani non è arrivato il mio Galaxy.
Fiera sostenitrice del: "un telefono è fatto per telefonare" ho capitolato.
Avevo bisogno di un telefono che facesse foto, filmati, si collegasse a internet, mi facesse leggere documenti, ascoltare musica, prendere appunti e giocare? Forse no. Ma non credo riuscirei a tornare mai indietro....
Colgo l'occasione, visto il post strettamente tecnologico di presentare il 2° numero del nostro magazine.
Lo trovate qui: magazine
Come sempre consigli e appunti sono doverosi.
Altro appunto, non so se avete notato il banner qui in parte.
Riporta la blog de I Viaggi di Maya, e pubblicizza un evento che si svolgerà domani in cui noi crediamo davvero tanto. Domani è la festa del papà è vero. Ma è anche l'anniversario della Guerra in Libia. E noi vorremmo, coglere l'occasione per unire le nostre voci in un coro di protesta contro la guerra e l'indifferenza.
Ci sono 9 nostri connazionali (11 oggi?) rapiti e dimenticati all'estero. Credo sia nostro dovere farci sentire.
Lo potete fare qui.
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