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Post-terremoto dell’Aquila: sigilli ad 800 balconi della New Town. “E’ pericoloso affacciarsi”

Creato il 04 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Sigilli a partire da lunedì a 800 balconi in legno in 494 alloggi prefabbricati antisismici costruiti nel post-terremoto dell’Aquila. Si tratta di edifici del progetto Case negli insediamenti di Cese di Preturo, Collebrincioni, Coppito, Sassa e Arischia.

(tgcom24.mediaset.it)

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Il crollo di un balcone in legno, senza danni alle persone. L’operazione è iniziata dopo il maxi sequestro delle 800 strutture esterne (come anticipato ieri su “La Repubblica”) disposto dal gip del tribunale dell’Aquila, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica, dopo il crollo di un balcone in legno, qualche settimana fa, fortunatamente senza danni alle persone. Come sottolineato dal procuratore capo, Fausto Cardella, e il pm titolare dell’inchiesta Roberta D’Avolio, ieri in una conferenza stampa, le ipotesi di reato, per ora contro ignoti, sono di crollo colposo e frode in pubbliche forniture. Al maxi sequestro si è arrivati perché per legge deve esserci la conservazione della prova contro il rischio manomissione.

Da lunedì sigilli per evitare altri crolli nella New Town di Cese di Preturo. Lunedì, quindi, comincerà la fase dell’apposizione dei sigilli che, tra l’altro, come ha spiegato il procuratore capo, saranno utili per evitare l’utilizzo degli stessi come prescritto anche nell’ordinanza del sindaco dell’Aquila subito dopo il crollo. Il crollo avvenne qualche settimana fa dal secondo al primo piano nella New town di Cese di Preturo dove solo per caso, vista l’assenza di persone, non si è verificata una tragedia. Il progetto Case, che si sviluppa in 19 insediamenti è il grande progetto abitativo realizzato dopo il sisma con la costruzione di circa 4.500 alloggi rivolto a 16 mila aquilani rimasti senza casa dopo quel 6 aprile 2009.

“La nostra azione è anche per ricordare agli inquilini che non è una cosa sicura uscire sui balconi”. Così il Procuratore della Repubblica dell’Aquila, Fausto Cardella, parlando dei sequestri degli 800 balconi in legno disposti dal gip del tribunale dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta. “L’apposizione dei sigilli ad 800 balconi – ha detto Cardella – sarà effettuata in una maniera meno invasiva possibile anzi colgo l’occasione per scusarmi fin d’ora per i disagi che si potrebbero creare per i cittadini”.

Subito dopo il crollo delle settimane scorse, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente aveva parlato di “difetti di costruzione”. L’inchiesta della Procura per ora contro ignoti oltre alla ipotesi di reato di crollo colposo e frode nelle pubbliche forniture sta prendendo in esame anche eventuali responsabilità nel processo di manutenzione ordinaria e straordinaria. L’inchiesta sul legname fornito dalla azienda Safwood e che non sarebbe stato della qualità richiesta è della procura di Piacenza: nell’indagine oltre a varie ipotesi di bancarotta fraudolenta si ipotizzava anche il reato di truffa per aver partecipato all’appalto per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo presentando credenziali false. (ANSA)


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