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Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Da Silviapare
Da quando sono tornata sono uscita pochissimo, traduco un libro magnifico e non vorrei fare altro. Intanto sto traducendo anche questo, e così sono completamente immersa in un bagno di Franzen. Che meraviglia.Le mie ultime foto di New Orleans sono quelle della gita alla Oak Alley Plantation, dove ero stata anche nel precedente viaggio, quello dove c'era il sole.Si esce da New Orleans e si attraversa il Mississippi. La zona mi sembra meno povera di una decina d'anni fa, ma siamo sempe nell'America profonda
Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Ecco il Mississippi


Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Ed ecco l'ingresso della piantagione (fotografia del viaggio precedente, come si può capire dal sole)


La piantagione ha un piccolo museo che mostra come vivevano gli schiavi che vi coltivavano la canna da zucchero (celebrati da Kara Walker in questa opera). Ecco, vivevano più o meno così:
Postcards from New Orleans/5. La piantagione

La cosa più spettacolare della piantagione sono i magnifici alberi che collegano l'edificio principale al Mississippi (un trucco imparato dai nativi americani per convogliare l'aria fresca del fiume verso la casa), ventotto Virginia live oaks (in italiano lecci del sud), ciascuna con il suo nome proprio. La più grande, se non sbaglio, si chiama Josephine Armstrong Stewart.
Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Postcards from New Orleans/5. La piantagione

Mr K e Josephine


Josephine Armstrong StewartJosephine Armstrong StewartJosephine Armstrong Stewart

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