In tanti si sono espressi sostenendo che il livello di questo Consiglio Comunale è basso, ed in generale il livello della politica tra i cittadini lo è ancor di più.
E’ assolutamente vero che ogni popolo ha i rappresenti che merita, ed è anche vero che noi cittadini siamo uguali spiccicati a chi ci rappresenta.
Partiamo dalla considerazione che questi assunti non rispondono assolutamente a verità, l’analisi è molto più semplice: non esiste(va?) proprio il livello della discussione politica.
Se esistesse un dibattito politico, sono convinto che sia la città, sia il Consiglio esprimerebbero un altro ed alto livello.
L’inesistenza del dibattito, nasce da una considerazione, che né il Consiglio, né la città, si esprimono, viviamo tutti nella più assoluta quiete silenziosa.
Sia il consigliere, sia la città si esprimo in merito alla politica su due piani:
- Sul piano privato, in cui il canicattinese, è un “ leone “, capace di risolvere da solo i problemi del mondo, non solo quelli nostrani;
- Sul piano pubblico, nel quale il canicattinese diventa una “ pecora “, e non si esprime, nelle rare occasioni in cui lo fa, appare impaurito dall’eventualità di farsi del male;
A parte i confronti, a volte accesi, oltre il limite tra il Sindaco e Savarino, non eravamo abituati ad altre interpreti della dialettica politica, e pensare che nelle precedenti legislature non c’era neppure questo.
Neppure la città offre spunti in tale direzione, l’unica direzione che conta nella politica è quella pubblica. Non basta parlare di politica “ Sotto gli alberi della piazza “, ormai diventato doppiamente eufemismo.
Eppure questa settimana, aiuta a comprendere le potenzialità della nostra Canicattini. C’è stata un espressione da parte di protagonisti diversi dai soliti, senza entrare nel merito, assolutamente positiva, ed esprime fermento e potenzialità in generale, che per altro da qualche tempo è timidamente presente.
Questo confronto, anche se acceso, purchè nei limiti, è estremamente positivo, perchè solo dal confronto delle idee, si possono scegliere le migliori.
Se le idee ci sono, ma rimangono inespresse è come se non ci fossero.
Quindi l’assenza della politica a Canicattini Bagni, nasce dall’incapacità di esprimersi, che a sua volta è determinata da due fattori parimenti importanti:
La famosa “ campata tranquilla “ e la “ paura di mettere il dito nell’acqua calda “, che sono la stessa cosa, presenti pertanto nella città e tra i consiglieri. ( Esiste anche un altro “ tipo “ di Canicattinese, quello che non “ si abbassa “, perchè superiore, e come tale non va neppure considerato, essendo di un livello superiore al nostro )
Allora.
Canicattini Bagni non ha mai avuto, né una comunità, nè un Consiglio Comunale, nel suo complesso, altamente qualificati in competenza e capacità, ma nel contempo assolutamente incapace di esprimere questa competenza.
E’ peggio.
Del tipo l’insegnante che sostiene: “ Di intelligente è intelligente ma non si applica “, con tutto ciò che un affermazione del genere porta con se.
Paolo Giardina
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