Magazine Cultura

Pottermore – Le impressioni di una beta tester

Creato il 13 settembre 2011 da Queenseptienna @queenseptienna

Mi ero quasi dimenticata delle selezioni per avere l’accesso beta all’iper-discusso Pottermore; ne avevo sentito parlare ma, non capendo benissimo di che cosa si trattasse, avevo riposto l’informazione in un angolino della mia mente. Casualmente tornai a guardare il sito il secondo giorno delle selezioni, senza troppe difficoltà risposi alla domanda e mi guadagnai così il mio accesso alla versione Beta.
Il nickname si deve scegliere tra 5 opzioni proposte dal computer, a me ne capitarono 5 bruttini e scelsi SunHeart.
I giorni passavano e il mio entusiasmo cresceva. Mi sono iscritta alla pagina italiana di Pottermore su Facebook e sono stata contagiata dall’euforia generale. L’idea di una sorta di MMORPG basato su Harry Potter mi intrigava, come credo sia normale per chiunque sia almeno un po’ fan della serie. Chi non ha mai desiderato lasciare la scuola per andare a Hogwarts?

Pottermore – Le impressioni di una beta tester

Ecco la sala grande con tanto di punteggi delle singole case.

Seguendo la pagina di FB sembrava che tutti ottenessero il tanto desiderato accesso a parte me: che tristezza! E dire che mi ero registrata appena il secondo giorno!
Il 4 settembre ho potuto finalmente provare il sito.
Si da all’utente la possibilità di provare una sorta di lettura accompagnata da immagini in movimento, interagendo con lo scenario in maniera che giudico abbastanza limitata: si possono cercare oggetti da ottenere con un click e ottenere informazioni sui personaggi o sui luoghi.
La particolarità di Pottermore che ho trovato più interessante è proprio la possibilità di accedere ai contenuti scritti dalla Rowling: in questo modo si possono scoprire particolari sulla storia, specialmente sulle trame secondarie; uno dei primi a cui si può accedere è quello sulla storia d’amore tra Petunia e Vernon.
All’inizio ho avuto qualche difficoltà a interagire con lo scenario, composto da tre livelli diversi: si possono trovare oggetti per la maggior parte inutili.
Non mi è dispiaciuto il capitolo dedicato a Diagon Alley: si deve scegliere un animale tra vari gufi, gatti e rospi; si devono comprare libri e materiali vari(questa parte non mi è piaciuta: in libreria bastava comprare tutti i libri senza guardare la lista!); infine, dopo aver fatto tutto, il gioco ci condurrà da Olivander.

Pottermore – Le impressioni di una beta tester
La mia bacchetta

Nel celeberrimo negozio ci verranno fatte alcune domande, tra cui altezza(poi viene spiegato il perché) e colore degli occhi(questo non l’ho capito), fino ad arrivare alle nostre paure e a questioni un minimo più profonde. Quello che mi ha soddisfatta non è stato tanto il risultato finale, quanto le spiegazioni riguardanti lunghezza, flessibilità e componenti della bacchetta. Abbiamo sentito parlare di bacchette rigide, flessibili, poco flessibili e così via… Ecco spiegato tutto ciò che volete sapere!
Dopo Olivander vi ritroverete catapultati dopo poco a Hogwarts e alla parte più importante di Pottermore: lo smistamento.
Ecco, devo dire che sono stata parecchio sorpresa: credevo di finire in Serpeverde o Corvonero e invece sono stata smistata in Grifondoro. Le domande erano meno scontate di quanto potesse sembrare.

Pottermore – Le impressioni di una beta tester

Chi se lo sarebbe aspettato?

A quel punto è cominciato il gioco vero e proprio, o almeno quello che dovrebbe essere tale. Le parti inedite sono interessanti, il resto mi ha lasciata un po’ delusa. Ho concluso la parte disponibile, ovvero il primo libro, in appena qualche ora. A quel punto che si fa? Semplice: si guadagnano punti per la propria casa… Peccato che sia noiosissimo!
Si possono cercare oggetti negli scenari, preparare pozioni, sfidarsi a duello… Le ultime due cose possono sembrare parecchio fighe, vi assicuro che però non è così!

Pottermore – Le impressioni di una beta tester

Il cancello serve per accedere ai singoli capitoli

Conclusioni? L’idea poteva essere buona, tuttavia Pottermore vuole essere un po’ RPG, un po’ lettura interattiva e un po’ un approfondimento sui libri, il problema è che non riesce appieno in nessuna delle tre cose. Chiaramente questo è solo il mio parere, forse mi ero creata troppe aspettative. Per quanto mi riguarda, l’unica parte davvero meritevole sono i contenuti inediti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :