Povia su Facebook, Assurda la Legge Contro l'Omofobia

Da Omoeros

Ad ogni sua apparizione sanremese desta scalpore a causa del significato delle sue canzoni, tentando di far parlar di sè già ben prima dell'ingresso sul palco dell'Ariston, sperando in una popolarità mediatica che finora non gli è stata praticamente mai regalata oltre la manifestazione che ogni anno raggruppa gli italiani appassionati di musica davanti alla tv. Lui è Povia, un cantante nato con una dolce melodia dedicata allo stupore dei bambini, fino ad arrivare ad una sua personale visione del dramma di Eluana Englaro che ha destato molta attenzione per un tema molto spinoso trattato su un palco musicale. Il brano di Povia più discusso però resta sempre Luca era Gay, una canzone dedicata ad un uomo gay e alla sua presunta "guarigione" verso una più sana eterosessualità, un pezzo che rappresenta in pieno il Povia-pensiero riguardo quest'argomento, che di recente è stato sbandierato nuovamente. Il cantante ha infatti scritto questo sul suo profilo Facebook: “Come si fa a chiedere una legge contro la violenza sugli omosessuali, come se fossero una razza protetta. Cioè: se picchi un etero prendi 5 anni e se picchi un omosessuale ne prendi 10? Se fossi gay sarei indignato dall’essere rappresentato da quei 4 pupazzi che fanno falsa informazione e “violenza mediatica”. LA VIOLENZA FA MALE A TUTTI NON SOLO AD ALCUNI. Abbasso chi fa CULTURAME”. Una stoccata forte ad una legge contro l'omofobia che in Italia, così come nel mondo, servirebbe per proteggere una minoranza di fronte a torture fisiche e psicologiche dettate solo da una differenza sentimentale e sessuale; ma in molti questo ancora non lo capiscono.

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