Già le vetrine mi avevano anticipato tutto...Prada vede, sente e subisce la crisi

Donne discinte, quasi vittime di violenza... Abiti strappati di dosso...Materiali grezzi, tessuti poveri.


Tailleur castigati, privi di ogni appeal femminile.


Anche le borse abbandonano la pelle e si vestono di cotone grossolano per nulla piacevole, nè alla vista nè al tatto.I volumi extra, bagagli pronti per espatriare sotto i bombardamenti...


Capelli sporchi... D'altronde in tempo di guerra...
Cappotti che richiamano la vecchia fiammiferaia.
Che già la Boscono c'ha la faccia da disadattata!Pelliccette spelacchiate che gonfiano le maniche... l'unica novità di questa stagione miucciana.


le scarpe, indefinibili, per nulla "calzanti" al tema della sfilata, quasi futuristiche.

La moda regala la fiaba, ma Prada, schiacciata dalla recessione, porta in passerella non la Cenerentola vestita per il ballo, ma la sguattera disillusa che deve rimboccarsi le maniche e costruire il proprio futuro...e la speranza? Forse nelle scarpe...
Little pill for my international friends
Autumn Winter 2013-2014Prada's new collection...desolation.After war.The dresses are ripped. The textiles are rough, terrible finishing. The bags are poor, made not with leather but with cotton...The hair? Filthy...
Mode gives dreams as a gift, but Prada doesn't believe in the fairy tale, doesn't dress Cinderella for the ball.She dresses the self made woman who hasn't time for being sexy...after war.Recession result?
