Il 16 gennaio del 1969, il giovane ventunenne cecoslovacco Jan Palach si trasformò in una torcia umana per protestare contro l'occupazione militare sovietica e contro la repressione nel sangue della Primavera di Praga. Jan Palach denunciava l'oppressione sovietica e interpretava la volontà dei popoli dell'Est europeo di riconquistare quelle stesse libertà fondamentali che, con passione, molti giovani rivendicavano nelle piazze per il Vietnam e per altri popoli in lotta
Quel giorno, del 1968, le truppe del patto di Varsavia invadevano la Cecoslovacchia, interrompendo l’esperienza di governo conosciuta come “Primavera di Praga” diretta da Alexander Dubcek. Il tentativo di Dubcek e del suo governo fu un tentativo di democraticizzazione del sistema politico cecoslovacco con l’apertura della vita politica a partiti fino a quel momento non presenti e a tentativi di autogestione nelle fabbriche.La paura della destabilizzazione e la perdita di controllo sui “paesi satellite” indirizzò l’ “Establishment” dell’Unione Sovietica verso una occupazione militare che trovò al di fuori della “cortina di ferro” pochi estimatori.Storicamente potremmo dire che mentre si muovevano i carri verso Praga da questa parte della cortina di ferro c’era chi si dedicava a organizzazioni segrete come “Gladio” e mantenevano comunque la democrazia italiana in regime di libertà vigilata, visto che sono emersi i documenti di un eventuale intervento militare della NATO se il PCI vincendo le elezioni fosse andato al governo. Triste e squallido epilogo se oggi vediamo la tessera 1816 della P2, Berlusconi, dare le pacche sulle spalle e considerare amicone l’ex funzionario del KGB , Putin.Triste e ingeneroso nei confronti di chi in quel tentativo di cambiamento ha creduto ed ha sacrificato la vità.
Eroi furono quei giovani, operai, studenti, semplici cittadini cecoslovacchi che sfidarono i carri armati . Eroi furono quei giovani che in tutto il mondo si schierarono al fianco del popolo cecoslovacco.Loris