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Praga - Il Teatro Liberato di Jan Werich e Jiri Voskovec

Creato il 14 maggio 2015 da Dede Leoncedis
La facciata del palazzo U Nováků   che affaccia su  V Jámě è interamente coperta dalla   vecchia immagine pubblicitaria, a giudicare dallo  stile credo risalga agli anni trenta, 
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec  di una compagnia teatrale che si esibiva nel teatro  ricavato al piano interrato del palazzo, il teatro ABC.
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Non avendo mai sentito nominare nè il Teatro nè i due attori, la cosa ci avrebbe lasciati indifferenti se non fossimo capitati a vedere la mostra che proprio in quei giorni il Museo di Arte  Contemporanea  in Veletržní Palác  
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri VoskovecPraga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
 dedicava a Oskar Kokoschka      
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
La mostra  comprendeva anche una consistente sezione incentrata sulla scena teatrale praghese degli anni trenta,
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec  
 ed in particolare  su  Jiří Voskovec e  Jan Werich e il loro Teatro Liberato
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Ci è venuta la curiosità di saperne un po' di più, e abbiamo scoperto  che i due attori   affrontavano  temi politici molto coraggiosi e per l'epoca assai  rischiosi
La storia del duo, in breve, è questa.
Jan Werich e  Jiří Voskovec frequentano ancora  le medie quando fanno amicizia. Lavorano entrambi nella redazione della rivista Přerod e cominciano a collaborare coll'Osvobozené divadlo, Il teatro liberato di Praga, legato al gruppo d’avanguardia Devětsil.  La loro recitazione  si ispira a   Charlie Chaplin, ma anche alla coppia  Laurel e  Hardy e a  Maurice Chevalier ed è     fortemente influenzata dalla  famiglia Fratellini, i famosi raffinati clown del circo Medrano
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Voskovec e Werich sono specialisti nell'improvvisare gag prendendo spunto dai suggerimenti del  pubblico, e questa  è una novità assoluta che pare sia nata una sera casualmente,  per  dar tempo allo staff tecnico di rimediare ad un guasto improvviso della scena. 
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec Nel 1932 cominciano ad affrontare temi più mirati,  come  la disoccupazione o la critica diretta verso  qualche personalità del mondo politico.
Usano l'arma della satira, quella a loro più congeniale, e con Cesare mettono in scena  un  Benito Mussolini ansioso di fare la guerra, un primo avvertimento sul pericolo incombente del fascismo.
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
 L'anno dopo sono ancora più espliciti con L’asino e l’ombra, e fanno imbufalire l’ambasciatore tedesco a Praga che infine, dopo la loro terza opera dichiaratamente antinazista, pretende ed ottiene che i due attori vengano cacciati dal teatro U Nováků.
Praga - Il Teatro Liberato di   Jan  Werich e Jiri Voskovec
Emigrano negli Stati Uniti ma continuano a lavorare anche durante la guerra, mettendo in scena opere in inglese per il pubblico americano, e in ceco per i connazionali che come loro sono emigrati in America. Sono presenti con i loro programmi antinazisti anche per radio  sulla Voice of America.  Dopo la guerra Werich torna a casa nel 1945 e Voskovec l'anno successivo. Il clima in patria però è profondamente cambiato, e per la satira del Teatro Liberato non è più aria.  Voskovec allora decide di tornare per sempre in America e   negli anni 50 lavora come caratterista in film importanti,  ma non avrà  più il successo che aveva in patria.  Werich invece  rimane a Praga dove  interpreta film che vengono apprezzati, caso raro, sia  dal  pubblico che dalla  censura del regime, e raccolgono  anche  un buon successo all'estero, tanto da ottenere  addirittura un premio della giuria al Festival di Cannes. E' oramai l'attore più amato della Cecoslovacchia e ha una discreta fama internazionale, per questo nel 1967 gli viene proposto il ruolo del cattivo in un film di 007 ma dopo una settimana soltanto  il ruolo gli viene tolto e non si è mai saputo il perchè. Circolava  una versione secondo cui  il produttore, vedendolo troppo somigliante a Babbo Natale, lo avrebbe ritenuto poco credibile nelle vesti di cattivissimo, ma l'ipotesi più probabile è che il regime  abbia minacciato di impedirgli di tornare a casa  se avesse girato il film. Nel ’68 in un primo tempo si schiera a favore di  Alexander Dubček ma dopo l’invasione russa  fugge a Vienna dove ritrova l'amico Voskovec. Resiste un anno, poi capisce che non può vivere lontano dalla sua terra e torna a casa. Purtroppo in seguito farà delle scelte che non tornano a suo onore, come ad esempio la  mancata firma su Charta 77, il famoso documento  in difesa dei diritti umani e civili. Firma invece l’anti-Charta 77, anche se dichiarerà  poi di esser stato ingannato. Ma tutto questo non scalfisce la sua popolarità, tanto che i  connazionali  continuano ancora oggi  a rendere omaggio alla tomba nel  cimitero di Olšany dove Werich  riposa dal 1980  accanto all'amico Voskovec.

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