Niente drammi per il ko dell’Italia contro l’Inghilterra; anzi, se mai, dobbiamo essere soddisfatti per le tante buone indicazioni che ci sono giunte dai nuovi convocati da Cesare Prandelli. In primis, Mattia Destro, giovane stella appena trasferitosi alla Roma, che in questa stagione, con Zeman sulla panchina giallorossa, può compiere il definitivo salto di qualità.
Sì, perchè di qualità, l’ex Siena, ne ha eccome. Tanto movimento nel primo tempo, terminato 1-1 con il botta e risposta da corner firmato De Rossi-Jagielka, e due grandi occasioni (condite da numeri di alta scuola) nella ripresa, che sarebbero valse il raddoppio azzurro se non ci fosse stato un grandissimo Ruddy in porta a parare l’impossibile. Da affinare, comunque, l’intesa con El Shaarawy (apparso ancora eccessivamente ‘timido’), mentre anche Diamanti ha dimostrato di essere ottimo rinforzo per il futuro. Certo, non dimentichiamo l’assenza di un certo Mario Balotelli, titolare indiscusso, e di Fabio Borini, destinato ad esplodere a suon di gol a Liverpool: l’attacco per il futuro, dunque, è pronto, adesso bisogna far sbocciare definitivamente il fiore.
Per quanto riguarda gli altri reparti, il centrocampo era quello con meno volti nuovi in assoluto, e si è comportato in maniera egregia, come ci aveva abituati ad Euro 2012 nonostante fosse privo di Pirlo e Marchisio, non proprio due qualunque. Benino anche Verratti, pronto a raccogliere l’eredità del campione bresciano proprio alla corte di chi Pirlo l’ha consacrato nell’olimpo calcistico, vale a dire Carlo Ancelotti al Psg. In difesa, infine, Ogbonna ha la padronanza di un campione e il carisma per diventare il colosso della retroguardia azzurra e non va assolutamente bruciato, mentre Abate, Astori e Balzaretti si sono limitati al ‘compitino’ e probabilmente lasceranno il posto ai vari Maggio, Barzagli e Chiellini se questi ultimi bisseranno l’ottima stagione passata. Peluso, schierato al posto dell’ex palermitano nella ripresa, ha avuto un’ottima chance per siglare il 2-1, ma ha tentennato troppo sprecando malamente, prima del gol della vittoria inglese messo a segno da Defoe con un bellissimo tiro a giro al termine di un rapido contropiede.
Insomma, i prodromi ci sono. Adesso, con il via delle gare di qualificazione ai Mondiali 2014, si potranno fare tutti gli esperimenti del caso, anche perchè il girone non comporta molte difficoltà sulla carta. Però, la sensazione è che molti dei presenti ieri sera a Berna un giorno o l’altro si giocheranno qualcosa di importante con la maglia azzurra addosso: spero di non sbagliarmi.
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Foto da: corrieredellosport.it
OA | Francesco Caligaris