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prato erboso

Creato il 27 marzo 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Prato erboso


Il prato è la parte esteticamente più rilevante del giardino. Questo elemento può essere composto da erbe naturali o sintetiche. La scelta dell’una o dell’altra dipende dai gusti personali, dalle proprie disponibilità economiche e dalle condizioni climatiche dell’area in cui sorge il giardino. In genere, per prato erboso si intende quasi sempre un prato naturale ricavato dalla semina oppure un prato naturale coltivato dalle aziende produttrici e venduto in rotoli. Il prato erboso naturale, per poter essere esteticamente durevole e gradevole, deve essere sottoposto a cure regolari e ad attenti lavori di manutenzione. La salute del prato erboso dipenderà anche dalle condizioni del suolo che dovrà accogliere la posa dei rotoli o la semina. Certamente, il prato erboso ricavato dalla semina è più impegnativo di quello in rotoli o a zolle. La prima tipologia di prato richiede, infatti, la preparazione e la lavorazione del suolo e la semina , mentre la seconda richiede solo la preparazione del terreno e la posa delle zolle senza necessità di ricorrere alla semina.

Caratteristiche


pratogiardino3-1 Il prato erboso da semina richiede, come già detto al paragrafo precedente, un’attenta preparazione e lavorazione del terreno. Il suolo va anzitutto privato delle erbacce e dei detriti. Dopo che il terreno sarà stato liberato dai resti inutili o ingombranti, potrà essere lavorato e zappato a una profondità massima di venti centimetri. Per piccole superfici si può usare una zappa manuale, mentre in un’area più grande è meglio ricorrere alla motozappa. Dopo il rivoltamento del terreno si procederà a rimuovere altre zolle o residui mossi o spezzati e poi si eseguirà il livellamento. Questa operazione si può effettuare con un rastrello. Il livellamento permette di ottenere un prato erboso più uniforme ed esteticamente più apprezzabile. L’uniformità del terreno ( ottenuta con il livellamento) permette anche di facilitare le operazioni di taglio dell’erba. Un terreno ben livellato evita anche gli accumuli di umidità ed i ristagni di acqua, che, come tutti sappiamo, sono particolarmente dannosi per la salute e l’estetica del prato erboso. La preparazione del terreno va effettuata nelle mezze stagioni, ovvero in autunno e primavera, quando le condizioni climatiche sono più stabili e miti e favoriscono la germinazione dei semi e la veloce formazione dell’erba. Dopo aver lavorato il terreno, si può procedere a concimarlo.

Scelta dei semi


La bellezza e la durata del prato erboso dipendono dai semi di cui è composto. Nel prato seminato si scelgono dei miscugli di graminacee che possono dare vita a erbe basse, alte, resistenti al calpestio ed esteticamente gradevoli. In base al miscuglio scelto si potrà realizzare anche un prato inglese, manto erboso solitamente composto da erbe basse, uniformi e di colore verde intenso. I miscugli di graminacee possono essere arricchiti anche da semi di altre piante, per dare vita a prati rustici o fioriti o ad uso sportivo. Le condizioni climatiche della zona in cui dovrà sorgere il prato erboso condizionano anche le varietà di graminacee da seminare. Per prati ombreggiati e in zone fresche è meglio seminare graminacee microterme, mentre per prati soleggiati e in zone a clima caldo è meglio seminare graminacee macroterme. Le prime necessitano di frequenti irrigazioni, mentre le seconde , più resistenti alla siccità, non hanno eccessive esigenze idriche. La quantità di semi necessari alla realizzazione del prato erboso è di circa 30 grammi per ogni metro quadro. I semi si possono spargere a mano o con apposite macchine spargisemi. In genere, la semina manuale è adatta solo per le piccole superfici. Per spargere i semi si procede prima in un verso e poi in quello opposto. Subito dopo si effettua la rullatura del terreno, in modo da non lasciare alcun seme sparso, e all’innaffiatura. Quando l’erba avrà raggiunto i dieci centimetri di altezza si potrà procedere al primo taglio.

Manutenzione


La durata del prato erboso dipenderà dalla cura che si dedicherà allo stesso. Una delle cure principali è rappresentata dall’irrigazione. Le annaffiature devono essere regolari tutto l’anno, mentre in estate vanno abbondantemente incrementate. I prati erbosi ricavati dalle microterme hanno necessità di essere irrigati più frequentemente, mentre quelli ottenuti dalle macroterne hanno minori esigenze idriche. Se il prato erboso è di grandi dimensioni, le annaffiature si devono effettuare con degli irrigatori automatici, mentre in una piccola superficie si può procedere anche con la distribuzione dell’acqua dal tubo attaccato ai rubinetti. Un’altra opera di manutenzione è rappresentata dal taglio. I prati erbosi ornamentali hanno necessità di essere tagliati più spesso. Questi prati devono, infatti, mantenere un’erba bassa e molto uniforme, quelli rustici o fioriti, invece, ideali nei giardini di campagna, possono essere tagliati più raramente e al massimo tre volte l’anno. Come si può notare, un prato erboso seminato richiede tempo, impegno e fatica, oltre a un certo esborso economico per l’acquisto dei semi. Il costo medio di un miscuglio di semi per prato è di circa trenta centesimi di euro al metro quadro.

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