Magazine Diario personale

Precarietà

Da All_aria @all_aria

Devo fare una premessa. Mi sono laureata e ho trovato lavoro, già di per sé questo non è poco, lo riconosco… Dunque  ho una laurea in ambito internazionale e lavoro nel settore economia e finanza….Un lavoro bello, dinamico, a contatto con la gente, a volte ben retribuito. Sì, dico a volte perché anche io, come molti, lavoro a provvigione….Insomma ho un meraviglioso lavoro che non è per nulla monotono! E siccome sono giovane, non mi importa se non mi consente di fare progetti di vita a lunga scadenza… perché al futuro non ci penso, non penso alla pensione, non penso al fatto che dovrò lavorare finché vivrò per avere l’ assegno sociale. Sarcasmo a parte, a me piace leggere, studiare, approfondire, conoscere, e non solo non si tratta di attività inerenti, ma addirittura sono per me da ostacolo…già, perché nel lavoro cerco crescita, voglio poter ambire a posizioni diverse, e qui l’ unico fattore che conta è la selezione del mercato…un pò come per Darwin: vige la regola del più forte. Capite bene che questa logica del prevaricare avvantaggia chi con la spregiudicatezza giusta non si cura, almeno non troppo, degli altri. Ma a me piace l’ etica, eccome se mi piace! Ma di etica non si vive... Resto incastrata in un dualismo conflittuale, di chi non vuole essere una lavoratrice mediocre ma non accetta completamente la propria attività. Vi chiederete allora perché lo faccio.
I diritti umani, gli stereotipi nazionali, i diritti dei lavoratori, sono una meraviglia…. Ma oggi ho tra le mani esperienze, vissuti, racconti di clienti, persone, che quando ti parlano della loro vita, dei loro risparmi ti danno fiducia e d’ improvviso divento ricca. Non potrò mai essere mediocre finché avrò la mia integrità morale.

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