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Precisazione di A,Q, da "Diario di Fidenza"

Creato il 23 aprile 2010 da Pierrebarilli

 


Negli interventi pubblici, anche e soprattutto su Diario di Fidenza, risulta evidente che esistono in città due anime nel Pdl, una laica e liberale e l'altra che guarda al mondo cattolico espresso da organizzazioni cattoliche quali Comunione e Liberazione. Queste anime devono convivere o devono separarsi, anche polemicamente?
Che il Pdl sia un insieme di culture politiche è un fatto. Così come è un fatto che queste convivano all’interno del partito in modo dialettico ma propositivo. Questo vale anche a Fidenza, mi pare però riduttivo immaginare che a Fidenza il tutto possa essere ricondotto ad una divisione manichea tra laici e cattolici. Credo che nella nostra città vi siano distinzioni molto più interessanti, vi è una forte componente socialista, vi è anche una componente liberale legata al mondo cattolico, e vi è anche una componete laica liberale che trova nella tradizione radicale la sua origine. Oggi quest’ultima componente si sta distinguendo rispetto a tutte le altre.
Hai scritto che Parizzi ha fatto del "divide et impera la sua filosofia di vita". L'ex assessore ha sempre dichiarato, con forza, di essere uomo di centrodestra, di tenere al successo e alla tenuta della maggioranza al governo della città e di non avere alcuna intenzione di uscire dal Pdl di Fidenza. Nel tuo intervento hai parlato solo come Alessio Quarantelli o ci sono altre motivazioni?
Ho conosciuto Carduccio Parizzi prima che questi divenisse assessore, ritengo di conoscerne pregi e difetti. Per questo gli riconosco il diritto di fare la sua battaglia all’interno della Pdl, ma vi sono regole e limiti alle quali ognuno deve adeguarsi. Il gioco di squadra vuole dire difendere le proprie argomentazioni nelle sedi politiche, ma poi accettare le scelte della maggioranza. Mi pare che Parizzi ami distinguersi, lo ha fatto da assessore lo fa ora attaccando oltre modo il partito al quale si richiama. È proprio a difesa del mio partito che ho ritenuto necessario intervenire. Se il mio fosse stato l’intervento solo di Alessio Quarantelli non mi sarei firmato come coordinatore provinciale della Giovane Italia.
Spiccano alcuni passaggi nel tuo comunicato che esulano dalla politica e scendono nella sfera personale. Alcuni passaggi risultano offensivi verso la persona. Credo che Carduccio Parizzi non si meriti questo trattamento. Ti va di porgergli pubblicamente le tue scuse?
In queste settimane nei vari comunicati firmati da Aiello, Leonardi e Parizzi sono state numerose le espressioni che esulano dalla politica e scendono nella sfera personale di responsabili di partito: riguardo assessori, coniugi di assessori, “ciellini” e quant’altro. Forse è per questo che ho posto il limite del mio argomentare su tale livello; li era stata posizionata l’asticella e li pensavo rimanesse per tutti. Le mie espressioni erano ironiche e scherzose non volevano certamente offendere nessuno, erano nate per essere destinate in forma privata a Carduccio, poi dopo la pubblicazione del “decalogo” ho deciso di renderle pubbliche, se Parizzi, invece, ha ritenuto offensive le mie argomentazioni sul piano personale non ho alcun problema a porgere le mie scuse pubblicamente. Perché la mia è e resta una risposta politica al suo decalogo. Il mio auspicio è che loro facciano altrettanto verso coloro cui hanno indirizzato i loro scritti.

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