Premi CL: la Juventus ha già guadagnato 73 milioni di Euro, contro i 43 contabilizzati a dicembre. E non è finita

L’idea di questo articolo è nata dalla curiosità di identificare l’importo dei ricavi da Champions League di cui avrebbero potuto beneficiare la Juventus. 

E’ di questi giorni la notizia che nella semestrale di bilancio risultano essere già stati contabilizzati ricavi per 42,8 milioni, ma la curiosità ci spinge a chiederci: quanto potranno essere quelli da contabilizzare a fine esercizio?

E' innanzitutto necessario capire da cosa sono costituiti questi ricavi:

• una parte si basa sui risultati che definiamo “ottenuti sul campo”;
• la parte più cospicua (ma solo per alcuni nazioni come vedremo più avanti) si riferisce alla suddivisione del cosiddetto “market pool” ovverossia i ricavi televisivi e i ricavi commerciali.

Premi per i risultati sportivi

In questa stagione (anzi è più corretto dire nel triennio 2013-2015) il monte premi annuo rimane sostanzialmente invariato e legato alla vendita dei diritti televisivi, il cui incremento ha portato il budget da suddividere da 754 a 910 milioni di euro. 

Ogni squadra incassa:

• 8,6 milioni in caso di qualificazione al girone finale;
• 1 milione per ogni vittoria ottenuta nel solo girone eliminatorio;
• 500.000 euro per ogni pareggio ottenuto nel solo girone eliminatorio;
• 3,5 milioni in caso di qualificazione agli ottavi di finale;
• 3,9 milioni in caso di passaggio ai quarti di finale;
• 4,9 milioni di accesso alle semifinali;
• 6,5 milioni alla seconda qualificata;
• 10,5 milioni alla vincitrice della UEFA Champions League.

Ricapitolando, e sapendo che la Juventus si è qualificata ai turni ad eliminazione diretta con 3 vittorie e 3 pareggi, per il momento i premi accumulati dai bianconeri per questa sotto-categoria di ricavi sono pari a 20,5 milioni di Euro (8,6 + 3 + 1,5 + 3,5 + 3,9).

Suddivisione del "Market Pool"

Veniamo invece alla parte più complicata, quella riferita alla suddivisione del Market Pool (che d’ora in avanti definiremo semplicemente "MP").

Partiamo con quanto dichiarato sul sito ufficiale dell’Uefa:

"L'importo disponibile stimato per il market pool verrà distribuito proporzionalmente in ogni mercato a seconda dei club che partecipano alla fase a giorni e a quelle successive. La quota per ogni federazione verrà suddivisa fra le squadre partecipanti in base ai risultati nel precedente campionato e al numero di partite che ogni squadra gioca nella UEFA Champions League. La UEFA inoltre invita i club ad adottare un approccio prudente per il computo anticipato delle entrate…"

Quindi iniziamo con il dedurre che la quota parte di diritti tv viene suddivisa esclusivamente fra le formazioni qualificatesi per il girone eliminatorio di quella stessa federazione e che la quota spettante ad ogni paese viene suddivisa in questa maniera:

• per il 50% sulla base della classifica del torneo nazionale dell’anno precedente;
• per il 50% sulla base della numerosità delle partite disputate dalle formazioni di quella federazione.

In base al coefficiente Uefa ogni nazione può qualificare da 1 a 4 squadre ed ecco quindi le percentuali utilizzate per suddividere la prima metà di MP.

Quest’anno l’Italia ha qualificato solamente due formazioni per cui la Juventus incasserà il 55% della metà del MP spettante alla federazione italiana mentre il Milan ne incasserà il 45%.

Il restante 50% invece viene suddiviso sulla base delle partite disputate e pertanto, alla luce dell’eliminazione del Milan contro il Barcellona qualora la Juventus venisse eliminata nel prossimo turno avrebbe diritto al 55,6% del MP. Chiaramente la percentuale di suddivisione potrebbe variare ulteriormente sulla base del numero di partite che disputerà la Juventus nel torneo.

Nella migliore delle ipotesi, e cioè in caso di raggiungimento della finale, la percentuale spettante alla Juventus sarebbe del 61,9%. In termini di soldi incassati dipenderà dall’entità del mp finale, ma questo lo vedremo più avanti nel nostro ragionamento.

La domanda che poi è sorta spontanea è: siamo sicuri che il metodo di suddivisione individuato sia corretto? Dubbio più che legittimo e quindi prima di proseguire nel ragionamento siamo andati a controllare sul sito della Uefa la suddivisione del premi nel periodo 2006 – 2012: 

 

Accennavamo prima come la vendita dei diritti tv sia triennale e da questa tabella possiamo quindi constatare come nell’arco dei vari trienni (2006-2009, 2010-2012) il totale dei premi distribuiti rimanga sostanzialmente invariato e lo stesso si può dire per il MP (che rappresenta in termini assoluti poco meno del 50% del totale).

Soffermandoci sul solo mp questa è la rappresentazione su come la suddivisione sia stata eseguita per singola nazione:

Ripetiamo nuovamente, essendo stata una sorpresa anche per noi (pensavamo che il monte premi totali venisse suddiviso fra le squadre in base al piazzamento finale), che la quota parte corrispondente dei diritti tv pagati, ad esempio, dall’Inghilterra viene suddivisa fra le sole squadre inglesi e, come potete vedere dalla tabella la quota triennale è passata da 171,291 a 254,734 milioni (deduciamo quindi che i diritti tv sono stati pagati molto più cari nel triennio 2009-2012) mentre ad esempio quella dell’Italia è scesa da 172,406 a 159,880 milioni.

Nella successiva tabella riportiamo invece le somme di MP suddivise per singolo anno dalle squadre inglesi e italiane. Come possiamo notare siamo passati da un MP sostanzialmente equivalente (anzi leggermente superiore quello redistribuito alle squadre italiane) del triennio 2006 – 2009 ad una differenza di oltre 90 milioni di euro a favore delle squadre inglesi nel successivo triennio:

Detto questo proviamo a vedere se le regole sopraesposte coincidono con quelle applicate dall’Uefa. Abbiamo preso a campione l’annata scorsa e provato a calcolare il MP inglese e italiano.

Da fonte UEFA abbiamo riscontrato che il MP inglese era pari l’anno scorso a 86,563 milioni mentre il MP italiano era invece pari a 56,467 milioni. Questa la suddivisione:

Proviamo ora ad applicare le regole sopraesposte nei due casi citati:

• suddivisione del 50% di 86,563 milioni di MP sulla base del piazzamento nel precedente campionato nazionale per quanto riguarda le squadre inglesi;
• suddivisione del 50% di 56,467 milioni di MP sulla base del piazzamento nel precedente campionato nazionale per le squadre italiane.

• suddivisione del 50% di 86,563 milioni di MP sulla base delle partite giocate in Champions League dalle squadre della federazione inglese;
• suddivisione del 50% di 56,467 milioni di MP sulla base delle partite giocate in Champions League dalle squadre italiane

Come possiamo vedere il totale del MP calcolato in entrambi i casi coincide perfettamente con quanto comunicato dall’UEFA.

Ora sappiamo che le informazioni recuperate sono corrette e quindi possiamo provare a verificare se riusciamo a capire come sono stati calcolati i 42,8 milioni di ricavi Champions citati nell’articolo di analisi della semestrale da Luca Marotta.

Siamo all’inizio di un nuovo triennio, non possiamo sapere quanto sarà il MP spettante all’Italia per questa edizione e quindi ipotizziamo che l’acconto calcolato dall’UEFA si riferisca al girone eliminatorio e si basi sul MP dell’anno precedente ed ecco quanto emerso:

Bingo!!! Dai nostri conteggi il mp spettante alla Juventus risulta essere pari a 42,746 milioni di euro, mentre quello del Milan è pari a 38,422 milioni.

Da quanto visto emerge (al di là dei ragionamenti sui coefficienti UEFA e di conseguenza su quante squadre ogni nazione può qualificare) che:

• è palese che, a parità di diritti televisivi, i premi si massimizzano se a qualificarsi per i gironi eliminatori è una sola squadra;
• stante le regole attuali alle formazioni italiane converrebbe l'eliminazione della terza squadra ai preliminari (come realmente accaduto quest’anno all’Udinese) e una eliminazione nel girone eliminatorio dell’altra squadra qualificatasi direttamente alla seconda fase.

Il 50% dei ricavi del Market Pool da suddividere in base alle partite disputate sarebbe stato, in caso ad esempio di mancata qualificazione del Milan agli ottavi e l’eliminazione della Juve nei quarti, di 17,646 milioni anziché 14,117 (cioè 3,529 milioni in più).

Analogamente una qualificazione dell’Udinese al girone eliminatorio avrebbe avuto pesanti ricadute sui premi: la Juventus avrebbe ad esempio incassato, sempre come acconto, 22,116 milioni di MP anziché 29,646 (cioè 7,53 milioni in meno):

Detto questo non siamo ancora del tutto soddisfatti: se fossimo al secondo anno di un triennio la previsione della cifra da incassare sulla base del proseguio del torneo sarebbe stata abbastanza facile da calcolare; quest’anno invece abbiamo una problematica in più essendo stati rinegoziati totalmente i diritti tv riferiti al nuovo triennio 2013-2015.

Proseguiamo quindi con le nostre ricerche e, sulla base di dati prodotti dal sito TV Sports Markets ed estrapolati dal documento BROADCASTING AND SPORT: VALUE DRIVERS OF TV RIGHT DEALS IN EUROPEAN FOOTBALL (di Thomas Hoehn and Zafeira Kastrinaki), riusciamo a capire quanto è stato versato dalle tv dei principali paesi europei nel triennio 2009 – 2012 e possiamo quindi ricavare una ipotesi sufficientemente realistica  di quale possa essere la percentuale esistente fra il MP e i diritti tv delle principali nazioni calcistiche.

Come vediamo dalla tabella sotto riportata, ad eccezione della Francia, la percentuale si aggira fra il 54,08% e il 59,86% ma dobbiamo altresì considerare che i ricavi commerciali sono praticamente incalcolabili.

Non rimane dunque di capire quanto hanno versato le tv nazionali, ad esempio di Italia ed Inghilterra, per il triennio 2013–2015:

• In Inghilterra si sono aggiudicati i diritti le reti televisive ITV e BSkyB per un totale di 400 milioni di sterline per l’intero triennio, pari a 152,76 milioni di euro/anno e quindi praticamente in linea con quanto pagato nello scorso triennio (+7,6 %).
• In Italia invece si sono aggiudicati i diritti le reti televisive Sky Italia e RTI Spa (Mediaset): nello scorso triennio la quota pagata dalle tv è stata di 98 milioni/anno, mentre per l’attuale triennio la quota versata (e qui abbiamo veramente una sorpresa davvero inaspettata) è superiore addirittura ai 200 milioni anno (Fonte: La Repubblica, 22.12.2010)!

Siamo in possesso di tutte le informazioni necessarie a tentare una “rischiosa” previsione e quindi:

• premesso che il rapporto tra diritti tv pagati dalle principali nazioni europee e il MP è mediamente del 56%, prudenzialmente per la nostra previsione stimiamo una percentuale del 50%;
• premesso che per il 2012-2013 i diritti tv annui per l’Italia ammonterebbero a oltre 200 milioni stimiamo prudenzialmente per la nostra previsione una quota di 200 milioni.

Ne deriva che il MP del prossimo triennio si dovrebbe aggirare intorno ai 100 milioni.

Proviamo dunque a suddividere, con le regole precedentemente esposte, il mp che abbiamo stimato e vediamone i risultati:

Possiamo dunque dedurre che a fonte dell’acconto di 42,8 milioni ricevuto e contabilizzato dalla semestrale la Juventus dovrebbe ricevere  65,6 milioni (quindi un saldo di 22,8 milioni) ai quali occorre aggiungere i premi per la qualificazione agli ottavi e ai quarti (quindi 3,5+3,9 milioni) portando i ricavi da Champions di quest’anno, per il momento, alla cifra di 73 milioni di euro!

Ma non è tutto: cosa succederebbe invece nella migliore delle ipotesi per la Juventus e cioè vittoria della Champions League dopo l’eliminazione del Milan negli ottavi contro il Barcellona?

Come si può evincere dalla sotto riportata tabella la quota dei premi ricevuti raggiungerebbe la cifra di 94,35 milioni di euro, mentre al Milan ne spetterebbero 56,65.

Possiamo altresi dedurre che l’eliminazione del Milan negli ottavi genererà un aumento certo della quota di Market Pool per la Juventus:

• in caso di MP identico a quello dello scorso triennio (cioè 56,467 milioni) per un importo compreso fra un minimo di 1,581 milioni in caso di eliminazione ai quarti fino ad una massimo di 3,36 milioni in caso in cui la “road to Wembley” si dovesse concludere positivamente!
• in caso di MP pari a 100 milioni le cifre sopra riportate aumenterebbero da un minimo di 2,8 milioni ad un massimo di 5,95 milioni.

Chiaramente si è trattato di un gioco empirico, addirittura un po' azzardato in termini di previsione di market pool “potenziale". Sarà interessante verificare a fine stagione, sulla base dei sulla base dei dati ufficiali comunicati dall’Uefa, di quanto ci siamo discostati dalla realtà in questo “gioco”.